Record di escursionisti per una gita notturna a rimirar le stelle: circa 250 appassionati, più o meno esperti, hanno seguito nella notte di alcuni giorni fa, Cinzia Battaglia, guida ambientale del parco, intenta a condurli, dal centro storico del piccolo paese collinare, regno un tempo di minatori, a località Aia di Cacio. 4 chilometri a piedi, oltre l’eremo di Santa Caterina, e ad attendere la pacifica colonna interminabile, illuminata nel percorso da torce elettriche, c'erano Silvestro Mellini e Achille Merati dell’Associazione astrofili elbani.
RIO NELL’ELBA. Record di escursionisti per una gita notturna a rimirar le stelle: circa 250 appassionati, più o meno esperti, hanno seguito nella notte di alcuni giorni fa, Cinzia Battaglia, guida ambientale del parco, intenta a condurli, dal centro storico del piccolo paese collinare, regno un tempo di minatori, a località Aia di Cacio. 4 chilometri a piedi, oltre l’eremo di Santa Caterina, e ad attendere la pacifica colonna interminabile, illuminata nel percorso da torce elettriche, c'erano Silvestro Mellini e Achille Merati dell’Associazione astrofili elbani. “Un successo notevole, ringrazio gli astrofili e tutti i partecipanti" commenta Battaglia, che ha gestito l’esperienza gratuitamente, d’ìntesa con il Comune retto da Danilo Alessi e il Parco. Le escursioni sono una concreta alternativa al turismo prettamente balneare, piatto forte dell'isola. Consentono di scoprire ogni altro aspetto del territorio elbano, dal tema naturalistico a quello storico e anche sono possibili esperienze scientifiche. Quelle notturne poi sono molto gradite. E allora insieme agli astrofili, muniti di potenti raggi laser indicatori, è stato possibile disegnare in cielo la geografia dei corpi celesti, e le tante facce rivolte verso l'alto erano pronte a fare propri i nomi delle principali costellazioni. Sono state fornite le nozioni di base sulla nostra galassia e sull'origine dell'universo.”Di particolare efficacia poi- conclude Battaglia- l’osservazione degli astri con la visione diretta attraverso telescopi messi a disposizione di tutti”. Di certo l’esperienza prenderà corpo e verrà potenziata per esaltare un’Elba laboratorio che facilita lo studio del cosmo.
Stefano Bramanti