La lettera dell'ex parlamentare al direttore de L'Unità
Caro Direttore,
avevo salutato l’uscita della nuova Unità anche se non soprattutto per il ruolo che essa aveva svolto sul piano nazionale e in particolare in Toscana sulle tematiche ambientali. L’uscita peraltro coincideva con una stagione politica che vedeva da tempo lo stesso partito in notevoli difficoltà anche sul piano nazionale su questioni affidate alla gestione degli ecodem una sorta di partitino verde interno che infatti non ha combinato niente e di cui non restano tracce.
Non a caso mi sono riferito alla ‘tradizione’ dell’Unità con particolare riferimento alla nostra regione perché alcuni dei nostri passaggi più significativi a partire da San Rossore e la tenuta presidenziale e poi su su i parchi regionali e quelli nazionali, i loro piani di gestione. Una stagione che ha inciso significativamente in un contesto nazionale di cui oggi è impresa improba
rimettere insieme i pezzi. E l’Unità francamente non aiuta molto e per più d’un aspetto niente o quasi: vedi appunto parchi e aree protette. Certo il tarlo riguarda innanzitutto il partito che qui ha ben poco da scaricare sui soliti gufi. Ma è normale che accanto ai primati ambientali sulla green economy che il giornale sbandiera un giorno si e l’altro pure non capiti mai di leggere l’intervista ad un presidente di parco premiato dall’UNESCO o a un sindaco di un parco commissariato dalla notte dei tempi o anche di un ministro che dei parchi ha perso anche l’indirizzo?
Con amicizia
Renzo Moschini –Presidente del Gruppo di San Rossore