Quello che sta succedendo a Giannutri è semplicemente vergognoso. E’ vergognoso, innanzitutto, perché nessun luogo dovrebbe essere trasformato in una discarica ma ancora di più lo è perché mai dovrebbe diventarlo un luogo protetto sia a livello nazionale che internazionale per la sua enorme importanza biologica, archeologica e paesaggistica. Giannutri, infatti, fa parte del Parco Nazionale dell’Arcipelago Toscano, il più grande Parco marino del Mediterraneo, ed è un Sito di importanza comunitaria (Sic - Direttiva Ue Habitat) e una Zona a protezione speciale (Zps - Direttiva Ue Uccelli) ed è una Important bird area (Iba) di Rete Natura 2000, inoltre è un Sito di interesse regionale (Sir).
La legge quadro sulle Aree protette del 1991, stabilisce come misure di salvaguardia il totale divieto a mettere in atto qualunque azione “possa incidere sulla morfologia del territorio, sugli equilibri ecologici, idraulici ed idrogeotermici e sulle finalità istitutive dell'area protetta”. La stessa legge stabilisce per i trasgressori oltre ad un’ammenda che può arrivare fino a 25.000 euro, anche l’arresto fino a 12 mesi. A questo si aggiunge la costituzione italiana che sancisce il diritto alla salute di tutti i cittadini e una discarica è a tutti gli effetti un attentato alla salute.
Legambiente Arcipelago Toscano chiede come sia possibile che all’interno di un Parco Nazionale possa avvenire uno scempio del genere. Se Giannutri è un luogo protetto perché importante è proteggere la sua natura, come mai chi deve gestire la raccolta dei rifiuti nel Comune dell’Isola del Giglio, del quale l’isola più meridionale dell’Arcipelago Toscano fa parte, ha messo in atto le dovute misure di salvaguardia? Come mai il Sindaco Ortelli e la sua amministrazione hanno lasciato che Giannutri venisse trasformata in una discarica a cielo aperto?
Gli abitanti ed i frequentatori di Giannutri dicono che I rifiuti dal settembre 2011 alla Pasqua 2012 non sono mai stati raccolti e anche successivamente solo sporadicamente, però a metà agosto è arrivata la bolletta Tarsu ai membri del Consorzio di Giannutri, come mai Coseca, la società che dovrebbe occuparsi del loro corretto ritiro, smaltimento e riciclo non l’ha fatto? Perché in un’isola protetta si “smaltiscono” in questo modo rifiuti speciali contenenti materiali tossici e nocivi?
«Noi non possiamo definirci un paese civile quando permettiamo che avvengano situazioni del genere – dice Emanuele Zendri, responsabile Legambiente Arcipelago Toscano per Giannutri - Se le istituzioni, però, non hanno fatto il loro dovere, non ci si può dimenticare il fatto che il cambiamento parte da noi cittadini. E’ necessario, infatti, che anche gli operatori turistici, i turisti e i residenti dell’isola si facciano carico del problema cercando di portare via i rifiuti dall’isola invece che produrne sempre di più. Troppo spesso a Giannutri si assiste alla totale mancanza di attenzione verso la natura stupenda di questa isola. Ai frigoriferi che si sono accumulati sull’isola negli anni (o ai cassoni di amianto rotti e buttati in giro per l’isola) si aggiungono le migliaia di mozziconi di sigaretta che vengono lasciati in continuazione sugli scogli o buttati in mare o l’usanza di espletare i propri bisogni direttamente in acqua o vicino ai cespugli».
Legambiente Arcipelago Toscano chiede con forza che la situazione venga riportata alla normalità il prima possibile. «Chiediamo anche che a Giannutri venga avviata la raccolta differenziata, l’unica vera soluzione affinché il problema dei rifiuti venga risolto una volta per tutte ed anche che alcune tipologie di imballaggi vengano fermate sul Continente. Mentre i gitanti che vengono per le visite mordi e fuggi estive dovrebbero, come accade in altre isole, riportare i rifiuti a bordo e scaricarli nel porto di partenza a cura della compagnia di navigazione. La raccolta differenziata è ancora più importante all’interno di un Parco Nazionale perché il Parco tra le sue finalità, oltre alla tutela di flora e fauna, ha anche quella di sostenere buone pratiche che siano rispettose della natura.
Legambiente chiede inoltre un pronto intervento del ministero dell’Ambiente, della Regione Toscana e della Provincia di Grosseto perché venga garantito il periodico prelievo della spazzatura a Giannutri, ma soprattutto chiede un a immediata bonifica della vergognosa discarica sull’Isola e che chi ne ha permesso il su accumulo venga chiamato alla bonifica ed al ripristino dei luoghi ed al risarcimento dei danni fatti all’interno di un’Area protetta.
Legambiente: Circolo dell'Arcipelago Toscano