Legambiente Arcipelago Toscano scrive nuovamente al Sindaco di Capraia, Gaetano Guarente (lista civica) per chiedere spiegazioni su uno sbancamento dell’area portuale e il “ripascimento” di una spiaggia.
Le presidente del Cigno Verde isolano, Maria Frangioni, informa guarente che «Ci stanno giungendo, da residenti e turisti, diverse segnalazioni riguardanti la “riqualificazione” di un’area nella zona del porto». Si tratta di un’area sul porto di Capraia, per la quale Legambiente aveva già interessato il Comune nei mesi scorsi, dove è data una concessione edilizia che ha sollevato anche l’attenzione di giornali nazionali e locali.
Legambiente ricorda che per realizzare tale riqualificazione, che in realtà comporta la costruzione di un edificio attraverso lo sbancamento di un’area, a quanto viene segnalato all’associazione, si abbonerebbero parte degli oneri dovuti al Comune, «perché hanno deciso di riqualificare anche la "spiaggetta del Frate" con la riutilizzazione delle rocce di scavo in tale area, che rappresenta la spiaggetta del porto, utilizzata da turisti e isolani».
La Frangioni scrive: «Le foto inviateci da un altro turista documentano che tale “ripascimento” è in corso con effetti sulla natura della spiaggia e sul mare prospicente. Inoltre ci viene segnalato che il cartello dei lavori è vuoto senza alcuna scritta, rendendo così impossibile a cittadini e turisti comprendere la natura e i fini dei lavori in corso. Un’altra segnalazione giuntaci riguarda i fusti di lubrificante ed i prodotti chimici che vengono utilizzati».
Per questo Legambiente Arcipelago Toscano chiede al sindaco di Capraia Se quanto realizzato e in corso di realizzazione è conforme a quanto concesso dal Comune di Capraia e se è conforme alle normative sull’utilizzo dei materiali di scavo e ai vincoli paesaggistici e ambientali che ricadono sull’area e sulla "spiaggetta del Frate"