Un’altra bandiera nera per il Progetto del nuovo porto di Marciana Marina. I cittadini chiedono ed ottengono la conferenza paritetica dalla Regione che riconosce i «possibili profili di incompatibilità o contrasto con il PIT». Accolte le istanze di Italia Nostra, Legambiente, Comitato Cittadini Porto comune e Gruppo Commercianti e operatori nautici di Marciana Marina.
Il progetto del nuovo Porto di Marciana Marina approvato a marzo scorso dal Consiglio comunale con i soli voti di maggioranza, respingendo tutte le osservazioni prodotte incluse quelle della Regione Toscana, non piace a larga parte della cittadinanza marinese che si è costituita in Comitato. Alla voce dei residenti e dei tanti turisti che frequentano Marciana Marina riunitisi in Comitato, si è aggiunta quella di Italia Nostra, Legambiente e del Gruppo dei Commercianti e operatori nautici e portatori di interessi diffusi che hanno richiesto alla Regione, con motivati pareri, di convocare una Commissione paritetica. Denunce puntuali e motivate, supportate anche dalle osservazioni della Regione Toscana, dalla Soprintendenza e da altri Enti, rispetto alle incongruenze contenute nella Valutazione ambientale strategica, rispetto alla depurazione delle acque, agli escavi, all’impatto paesaggistico, alla conformità con le leggi urbanistiche regionali ed altro.
La Giunta regionale ha celermente deliberato in proposito ritenendo «opportuno condividere i contenuti delle istanze e pertanto di adire la Conferenza paritetica interistituzionale, ai sensi dell’articolo 49 comma 3 della legge regionale n.65/2014 in relazione ai profili di incompatibilità o contrasto con il PIT indicati nelle istanze stesse».
“Siamo soddisfatti dell’accoglienza che le nostre istanze hanno avuto in Regione – sostiene la Presidente di Italia Nostra Arcipelago Toscano, Cecilia Pacini. E’ importante che i cittadini siano correttamente informati e che possano partecipare ai processi decisionali ed attuativi degli Enti Locali. Riteniamo che il progetto in corso dovrebbe quantomeno essere rivisto per garantire la realizzazione di un porto più sicuro ma con un ridotto impatto ambientale, nel rispetto del paesaggio e del patrimonio naturale marino. Marciana Marina – continua la Presidente Pacini - è uno dei paesi più caratteristici dell’Isola d’Elba, conosciuto in tutto il mondo per i suoi spettacolari tramonti e per il suo lungomare. Al contrario, il progetto propone soluzioni impattanti con strutture rigide che rischiano di deturpare la fisionomia del viale a mare, amplificando i disagi ed i rischi ambientali per il Paese e per il quartiere del Cotone, aumentando gli effetti del moto ondoso sull’erosione della costa. Da un punto di vista ambientale, inoltre, sono evidenti rischi per la residua prateria di posidonia oceanica presente all’interno del Porto di Marciana Marina, Habitat prioritario della Direttiva europea, al quale si applicano le stesse procedure e salvaguardia di un Sito di interesse comunitario (Sic) o Zona di conservazione speciale (Zcs)”.