Continuano con successo i campi di volontariato velici del progetto “Alla scoperta della biodiversità dell’Arcipelago Toscano”, organizzati da Legambiente e Diversamente Marinai, che si concentrano soprattutto sulle piccole spiagge, non disdegnando incursioni su alcune più grandi.
Dopo aver ripulito la spiaggia di Luigi D’Angelo a Rio Marina, i giovanissimi volontari con la maglietta gialla sono sbarcati su una delle piccole spiagge meno conosciute dell’Elba: quella di Capo Pini, vicino alla più frequentata e molto più grande Margidore, nel Comune di Capoliveri, ed hanno realizzato una prima pulizia. In circa due ore di lavoro 14 ragazzi sono riusciti a raccogliere 10 grosso sacchi di plastica, contenenti per lo più polistirolo, e altri 5 di indifferenziata e vetro, che sono stati caricati su un gommone di Diversamente Marinai e poi trasportati ai cassonetti per il loro smaltimento.
Ecco come racconta questa giornata di volontariato Lorenzo Occelli uno dei ragazzi che hanno partecipato all’iniziativa: «Il nostro gruppo si è dedicato alla pulizia di una spiaggetta all'interno del Golfo Stella. Dopo esser sbarcati a bordo di un tender, non senza difficoltà a causa delle rocce e dei ricci di mare, ci siamo divisi in gruppi assegnandoci zone di competenza diversa. Nella pulizia sono stati raccolti rifiuti principalmente di plastica e di materiali sintetici. In una cavità nella roccia alcuni di noi hanno addirittura trovato una discarica a cielo aperto, con moltissimo polistirolo e rifiuti ingombranti, tra cui un tavolo».
Lorenzo conclude: «Nonostante tutti i nostri sforzi non siamo riusciti a ripulire completamente il lido. Rimane critica la situazione specialmente in quella cavità che l'inciviltà dell'uomo ha trasformato in una discarica». Probabilmente Diversamente Marinai organizzerà con uno dei prossimi campi di volontariato velici un nuovo blitz di pulizia a Capo Pini, per completare la pulizia di una delle tante bellissime piccole spiagge che avrebbero bisogno di una maggiore e costante cura e che dimostrano quanto il nostro mare sia purtroppo ancora usato come una discarica.