Continuano nell’Arcipelago Toscano i campi di volontariato Velici di Legambiente e Diversamente Marinai e Mola, la Zona umida del Parco Nazionale dell’Arcipelago Toscano divisa tra i Comuni di Capoliveri e Porto Azzurro, continua ad essere una delle mete obbligate, visto lo stato di degrado in cui continua a versare, nonostante il quale una fauna ancora ricca, spesso costituita da animali rari non solo nelle isole, continua a frequentarla.
Come spiegano Fabio e Silvia, due degli otto volontari tra i 1 e i 40 anni provenienti da diverse regioni italiane che si sono impegnati nella consueta attività di pulizia e sensibilizzazione della spiaggia nel golfo di mola, «L'attività durata circa 4 ore ha consentito la raccolta di 5 sacchi di rifiuti, principalmente plastica, contribuendo a migliorare l'area già più volte ripulita nel corso del tempo dai volontari. Tuttavia è indispensabile per il mantenimento del risultato nell'area il costante impegno nella pulizia e nel controllo».
Quello che ha ancora una volta colpito i volontari è la presenza di diverse macchine in sosta e barche abbandonate e di cani vaganti all’interno della Zona umida e dell’area protetta dal Parco, con evidente disturbo per la fauna e per la flora di una zona, una situazione sulla quale Legambiente Arcipelago Toscano sta preparando un Dossier che ogni giorno si arricchisce di nuovi dati e che verrà presentato alla fine dell’estate.
Dopo la pulizia di Mola, la Gwaihir di Diversamente Marinai con a bordo i volontari del Cigno Verde è salpata alla volta dell’Isola del Giglio, per proseguire nelle attività, che comprendono l’avvistamento di cetacei e di rifiuti in mare.