Venerdi pomeriggio ha preso il via, all'Hotel Airone, il percorso che dovrebbe portare a declinare il progetto locale "Elba sharing" – selezionato dall'Unione Europea - in azioni condivise riguardanti tutta l' Elba, anche se i Comuni partner, per il momento, sono solo quelli di Portoferraio e Rio Marina.
A disposizione 1,5 milioni di euro per progetti ai quali si cercherà di far partecipare anche i privati: la strada sarà quella del coinvolgimento del territorio, a partire da un prossimo incontro che, con il massimo contributo possibile individuerà le priorità.
Analoghi progetti locali nelle isole europee di Madeira, Las Palmas di Gran Canaria, Malta, Creta e Cipro, costituiscono – assieme a quello elbano - il macro progetto approvato dall'Unione Europea nel quadro di CIVITAS 2000, per la ricerca e l' innovazione nei trasporto urbani (in senso anche territoriale).
Presenti per Portoferraio il Sindaco Ferrari e l'Assessore Del Mastro ed il Sindaco di Rio Marina, Galli; in sala i rappresentanti delle categorie economiche e singoli imprenditori.
Dalle parole degli Amministratori e dei progettisti (la livornese Memex e Isis di Roma) tra si è capito che i binari sui quali correrà il progetto sono due: individuazione di azioni di mobilità sostenibile, anche con valenza turistica (dalla mobilità elettrica strutturata sul territorio alla sicurezza di pedoni e ciclisti, es con la realizzazione del famoso percorso ciclo pedonale 'Cammino della Rada' http://www.italianostra.org/?p=42446) fatto proprio dal Comune di Portoferraio dietro proposta di associazioni locali ed inserito nel PAES del 2013-2014), e la realizzazione di un portale con diverse app che facilitino informazioni in tempo reale a chi si muove verso e all' Elba nonché la gestione dei servizi di sharing. Ovviamente i progetti di mobilità condivisa dovrebbero fare la parte del leone, per recarsi alle spiagge come per il trasporto delle merci, oltre all' integrazione tra le diverse modalità di trasporto pubblico, aereo compreso. Tra i possibili punti di ricaduta di queste azioni, la creazione di nuove attività imprenditoriali autonome che possano, un domani, reggere il mercato.
cr