Quando si aspetta un bambino si organizzano corsi, visite mediche, ecografie, consulti di gruppo, ginnastica appropriata ma si dimenticano alcuni stili di vita per migliorare il dolce evento.
Si tocca il cielo con un dito quando il nostro bambino o nipote comincia a "gattonare" o cerca di arrampicarsi al divano per tentare il primo equilibrio ma, se in casa c'è qualcuno che fuma anche non in presenza del piccolo, quel gattonare o quel tentativo di sollevarsi poggiando la bocca sulla stoffa del divano può avere gravi conseguenze per la sua salute a causa del subdolo "Fumo di Terza Mano" che pochi conoscono ma che impregna vestiti, moquette, tende, divani, cuscini, peluche dove puntualmente il piccolo accosta la bocca. Così come d'istinto tende ad avvicinare le labbra alla spalla di chi, dopo aver fumato, lo prende in braccio.
Il Fumo di Terza Mano è una potenziale minaccia per la salute dei bambini che hanno in casa dei fumatori. La contaminazione delle case dei fumatori dal fumo di terza mano è alta, sia su superfici che nelle polveri ambientali, come ad esempio la camera dei ragazzi. Molti genitori ritengono che fumando lontano dai propri figli, non li si esponga ai rischi del fumo passivo. Questo non è vero. Fumare sul balcone e poi rientrare in casa non evita di contaminare con le sostanze tossiche del fumo di sigaretta i bambini. La persistenza della nicotina sulle superfici interne contaminate in queste famiglie può portare a livelli di esposizione di nicotina simili a quelli del fumo attivo e passivo. Il fumo di terza mano, che contiene sostanze cancerogene, persiste nelle case, appartamenti e camere d’albergo dopo che il fumatore è andato via. I residui del fumo di tabacco che permangono su superfici, abiti, tappeti e nella polvere ambientale, vengono inalati ed assorbiti attraverso la pelle e producono sostanze tossiche come le nitrosamine che hanno un effetto cancerogeno.
IL FUMO E L'ALCOOL SONO DROGHE LEGALIZZATE CHE CREANO DIPENDENZA.
Fumo in gravidanza: rischi, danni e conseguenze per il feto
Ci sono moltissimi studi che confermano questa ipotesi e i danni sono maggiori per il feto piuttosto che per la mamma. Per le donne, infatti, i rischi sono quelli a cui si espongono tutti i fumatori, (che da soli dovrebbero bastare per decidere di smettere di fumare).
- Il rischio principale è di avere un neonato con basso peso alla nascita. Questo problema è stato dimostrato statisticamente: i neonati di madri fumatrici hanno un peso alla nascita inferiore rispetto ai neonati di madri non fumatrici. L’effetto della nicotina, che agisce sui vasi sanguigni provocando vasocostrizione, riduce l’afflusso di ossigeno al feto e anche un nutrimento più scarso, per cui crescerà qualche cm in meno rispetto ai loro coetanei, figli di non fumatrici.
- Aborto spontaneo: le sostanze cancerogene e mutagene contenute nelle sigarette possono agire sui geni dell’embrione e causare malformazioni che possono portare ad una precoce interruzione della gravidanza.
- SIDS: il fumo in gravidanza interferisce anche con la normale ripresa della respirazione dopo episodi di apnea ed è per questo che i neonati esposti al fumo hanno un rischio maggiore di SIDS, ossia di “Sindrome della morte improvvisa del lattante”. Proprio l’esposizione alla nicotina può alterare la funzione di alcune cellule che agiscono nella ripresa della respirazione dopo apnea.
- malattie respiratorie: i figli di madri fumatrici hanno quasi il 70 % di rischio in più di avere malattie a carico dell’apparato respiratorio e in età scolare saranno maggiormente soggetti ad asma, infezioni bronchiali, tosse secca, catarro.
- malformazioni: sebbene non sia stato dimostrato un aumento delle malformazioni fetali in donne fumatrici, è stato però evidenziato che alcune malformazioni sono più frequenti di altre, come ad esempio quelle che riguardano il viso: (labioschisi e labiopalatoschisi, malformazioni del labbro e del palato).
Se la gravidanza arriva inaspettatamente e si fuma, si deve immediatamente smettere per interrompere la trasmissione di sostanze nocive al feto perché sono i primi tre mesi quelli cruciali per la formazione di organi, apparati e sistema nervoso, per cui è sempre consigliabile evitare di esporre il feto a sostanze tossiche e cancerogene.
Il allattamento non si deve fumare anche perché dopo il parto, l’effetto negativo delle sigarette si trasmette ugualmente al neonato. La nicotina, come abbiamo detto, passa attraverso la placenta e dopo la nascita anche attraverso il latte materno, arrivando fino al sistema nervoso del neonato.
Comitato Elba Salute