La terza edizione della Greening the island – International conference, che si è tenuta a Gran Canaria il 2 e 3 dicembre, dopo le esperienze di Pantelleria del 2014 e di Malta nel 2015, si conferma come un evento internazionale per la valorizzazione delle isole che è riuscito ad accendere i riflettori su territori spesso dimenticati e sfruttati ma che invece rappresentano un grande valore per l’umanità e vanno tutelati. Il filo conduttore del meeting è stato «L’economia circolare trova il suo laboratorio naturale nelle isole minori” e la conferenza, oltre che i temi dell’energia, dell’acqua e della mobilità, ha affrontato anche le problematiche dei rifiuti, dell’Agricoltura e del turismo sostenibile, il tutto con una visione integrata e orientata alla valorizzazione dei piccoli territori insulari».
Gli organizzatori, spiegano che «Il vertice delle isole maggiormente impegnate come modelli di sostenibilità, è partito quest’anno con un dibattito sulle policy necessarie a promuovere gli investimenti in progetti attenti all’ambiente delle centinaia di migliaia di isole nel mondo. Il confronto di apertura ha trovato convergenza sulla necessità di un’azione comune verso i governi e le istituzioni per stimolare una politica di sviluppo coesa ma che rispetti le diverse esigenze delle singole isole conferendo anche una certa autonomia di gestione».
Poi il dibattito si è spostato così sui temi specifici dell’energia e dell’acqua dove sono stati presentati esempi di progetti replicabili come quello dell’isola danese di Smsø, che entro il 2030 sarà fossil free, quello di Terna Plus per l’ibridizzazione nell’isola di Giannutri, oppure l’isola di Ta’u, nelle Samoa, 100% rinnovabile grazie all’accumulo di Tesla, le buone pratiche per l’efficienza energetica di Gewiss, le applicazioni innovative di Protecno per la dissalazione nelle isole siciliane, l piano dell’isola a emissioni zero presentato dal Comune di Favignana insieme a Sea.
Uno dei temi al centro del confronto è stato quello della mobilità elettrica e Joeri De Ridder, presidente della World electic vehicle association, ha sottolineato «L’opportunità di rafforzare il nexus con le rinnovabili, anche attraverso lo sviluppo del vehicle to grid con il quale le batterie deli veicoli possono non solo assorbire ma anche restituire energia alla rete contribuendo alla sua stabilizzazione».
Peter Paul Barbare, di Elettromobility Platform, ha presentato il progetto del Governo di Malta per ridurre l’utilizzo dei carburanti nelle imbarcazioni e nelle aree portuali.
Sara Zadeh, dello Fao, ha ricordato a tutti che «Le isole si trovano a dover affrontare l’emergenza siccità con drastiche ricadute sull’agricoltura, per questo è importante diffondere best practice in questo ambito, come quello realizzato a Capo Verde dove è stato introdotto il processo di riciclo dell’acqua che viene poi utilizzata in attività agricole, risparmiando così l’acqua potabile per usi più virtuosi».
La conferenza di Gran Canaria è stata chiusa dall’intervento di Mario Jorizio dell’Enea, che ha presentato il progetto Ge.Ri.N per una corretta gestione della Posidonia oceanica presente sulle spiagge di Favignana e sulle sue possibilità di riutilizzo, da José Manuel Rosa Nunez delle Azzorre che ha evidenziato «La necessità di recuperare anni di speculazione edilizia del settore alberghiero e il ruolo che il turismo sostenibile potrebbe avere nell’economia circolare».
Durante la cena di gala, sono stati proclamati i vincitori del secondo Greening the island awartd, che premia «i progetti innovativi che possono essere più facilmente replicati nelle isole oltre che avere un maggior impatto sulla riduzione delle emissioni.
Ecco le motivazioni per le categorie in concorso: energie rinnovabili ed efficienza energetica; acqua; mobilità sostenibile
Ta’u, una delle isole delle Samoa americane con 600 abitanti, si è aggiudicata il premio per la categoria energia. Il progetto “Ta’u island micogrid” che è stato finanziato dall’Autorità per lo sviluppo economico delle Samoa americane, dall’Environmental protection agency (Epa) e dal Dipartimento degli Interni. Obiettivo dell’intervento è la riduzione dei costi legati all’approvvigionamento energetico dell’isola, minimizzare l’intermittenza delle forniture e l’impatto ambientale. Ta’u e molte comunità in tutto il mondo utilizzano gasolio come fonte principale di energia. Oggi, le soluzioni costituite da una microgrid con fotovoltaico e sistemi di accumulo dell’energia rappresentano la soluzione più economica e sostenibile rispetto alla produzione di energia con generatori alimentati a diesel. Il progetto, realizzato in un anno, soddisfa il 100% della domanda di energia di Ta’u ed è dotato un sistema di microgrid con un impianto solare da 1,4 MW con 5.328 pannelli fotovoltaici di Solar City e 6 MWh di accumulo di energia grazie a 60 blocchi di batterie a firma Tesla. Attraverso lo stoccaggio dell’energia l’impianto può fornire elettricità agli abitanti dell’isola anche se dovesse mancare il sole per tre giorni, mentre bastano sole 7 ore di sole per ricaricare il sistema.
A Malta è andato il premio per il settore acqua per il progetto “Water conservation and awarness centre". Il centro sarà un museo interattivo per informare cittadini e turisti sull’importanza della risorsa acqua e sulla sua gestione intelligente sia in ambito domestico sia in quello agricolo, data la scarsità sull’isola. Nel centro i visitatori potranno approfondire la conoscenza sull’importanza di un ciclo integrato dell’acqua e di un uso efficiente. Il progetto prevede la realizzazione di un edificio sostenibile con una serie di misure a basso impatto ambientale in particolare per quanto riguarda la risorsa acqua, proprio in un’ottica di riduzione dell’impronta idrica dell’edificio. Il centro sarà dotato di un bacino da 500m3 per raccogliere le acque piovane utilizzate poi per irrigare l’area verde del museo. Per ridurre i consumi idrici la struttura sarà dotata, sia all’interno sia all’esterno, di sistemi ad alta efficienza, a partire dai sistemi di irrigazione.
La Città di Rapallo si è aggiudicata il premio per la mobilità con il progetto “Replacement of police motorbkes”. L’esperienza della Città di Rapallo, in Liguria, che sta sostituendo le moto della polizia municipale con moto elettriche. Le moto, modello Zero S dell’americana Zero Motorcycles, specificatamente attrezzate per le esigenze della polizia, hanno lo stesso costo di quelle con il motore endotermico, ma sul lungo periodo sono economicamente vantaggiose per l’amministrazione pubblica. Per ogni moto elettrica il Comune 350€ l’anno di combustibile, ridurrà del 50% i costi di assicurazione e azzererà per 5 anni i costi del bollo. Ai vantaggi economici si affiancano i vantaggi ambientali. Queste moto permettono infatti di evitare l’immissione in atmosfera di 1 tonnellata di CO2 in quattro anni e ridurre l’impatto acustico.