Il 24 febbraio alle ore 10,00 alla presenza del Presidente del Parco Giampiero Sammuri e dell’Assessore alla Cultura del Comune di Portoferraio Roberto Marini, è stata inaugurata a Forte Inglese una mostra su animali e piante dalle Americhe all'Europa del Museo di Storia Naturale G. Doria di Genova.
L’esposizione sarà aperta da febbraio a giugno e comprende 30 pannelli che illustrano le principali piante agricole, le ornamentali e gli alberi introdotti in Europa dalle Americhe e si propone di richiamare l'attenzione su alcuni dei principali rapporti del mondo animale e di quello vegetale delle Americhe al nostro continente.
Realizzata nel 1992 dal Museo Civico di Storia Naturale di Genova, 500 anni dopo la scoperta del contenente americano, a distanza di 25 anni viene oggi riproposta dal Parco Nazionale grazie alla disponibilità del Museo di Storia Naturale di Genova e con la collaborazione del Comune di Portoferraio. I temi e gli spunti di studio proposti sono ancora oggi molto attuali, in un momento storico in cui è fondamentale capire quanto l'integrazione, lo scambio e la migrazione di piante, animali e uomini sia la grande ricchezza e il patrimonio comune dell'intera umanità da cui derivarono e derivano tutt’ora conseguenze sociali e mediche di enorme impatto.
I pannelli ripercorrono il tema della scoperta dell'America: evento storico dalla portata colossale che ha creato le premesse per un interscambio di specie animali e vegetali tra vecchio e Nuovo Mondo. I flussi dei materiali viventi, che in direzioni opposte hanno varcato l'oceano in questo mezzo millennio con ritmi variabili e con percorsi spesso non lineari, meritano ancora oggi una attenta e complessiva riflessione.
Fra i tanti aspetti dell'epopea colombiana e delle sue conseguenze, il tema naturalistico è senza dubbio il più importante e il più consistente. Gli autori Lia Capocaccia Orsini e Giorgio Doria ne offrono con questa mostra una sintesi scientifica e divulgativa di vivo interesse. Le prime scoperte di Cristoforo Colombo offrono l'entusiasmo e la meraviglia di fronte alle "cose nove" offerte dalle nuove terre incontrate di là dal mare non più insondabile. Prima tra le tante meraviglie gli alberi di palma, che impressionarono il grande navigatore per la loro quantità e la diversità da quelle della Guinea e delle Canarie. Erano le palme reali, che l’Europa non conosceva ancora.
La mostra cerca di analizzare le circostanze, le motivazioni che ne hanno determinato l’introduzione e i grandi mutamenti che ne sono conseguiti, sia negli equilibri ambientali che nella vita stessa dell’uomo, nei suoi risvolti socio-economici, nell’alimentazione, nella salute e in generale nei costumi di vita. La mostra si propone anche di richiamare l’attenzione del visitatore su alcuni dei principali apporti del mondo animale e vegetale delle Americhe al nostro continente. E’ una sintesi chiara che cerca di descrivere un fenomeno vastissimo e complesso su cui esiste un’ampia letteratura.
Sono prese in esame le vicende delle diverse specie zoologiche e botaniche che sono state importante in Europa come tali, piante coltivate e naturalizzate, animali allevati e liberi in natura, che hanno attraversato l’Oceano Atlantico per ragioni e fini diversi. Viene affrontato anche il trasferimento di prodotti di origine animale e vegetale che, pur restando in patria, hanno influito sulla nostra civiltà con i loro derivati, come per esempio le materie prime per l‘industria della gomma, le materie tintorie, i farmaci, i legni per l’ebanisteria, le pelli e pellicce, gli alimenti come il cacao o i frutti esotici, gli aromi. L’esposizione è frutto del lavoro di zoologi, botanici, storici dell’economia, dell’arte, dell’agricoltura etnologi, medici, farmacologi, esperti in fitopatologia, in gastronomia.
La mostra sarà aperta da febbraio a giugno nei giorni di venerdì, sabato e domenica dalle 17 alle 19. La visita delle scuole è su appuntamento.
Per informazioni e prenotazioni
Info Park tel. 0565-908231
Gli interventi di Sammuri e Marini alla inaugurazione della Mostra