Si fermano di nuovo, anzi perdura rafforzandosi lo stato di fermo dei lavori per la realizzazione della contestatissima nuova strada di Galenzana.
Dopo le proteste di cittadini campesi e le denunce di Legambiente il 31 Gennaio era stato effettuato un sequestro cautelativo del cantiere da parte del Corpo Forestale, a cui era seguita, da parte degli organi tecnici comunali, in data 10 Gennaio una prima sospensione della validità della SCIA (Segnalazione Certificata di Inizio Attività), il nuovo provvedimento, assunto dagli stesi soggetti, ferma i lavori per altri cinque mesi.
La forzata pausa è stata ordinata a seguito dei sopralluoghi e seguiti e dalla constatazione di sostanziali difformità esecutive rispetto sia alla richiesta autorizzativa che alle dichiarate intenzioni di intervento su quello che era un angusto viottolo che avrebbero dovuto limitarsi alla
"manutenzione straordinaria di viabilità esistente".
Contestate la realizzazione di un muro lungo 6,7 metri ed alto ben 10,7 m., la modifica dell'altezza del piano stradale, l'assenza di autorizzazione paesaggistica, e di quella finalizzata al vincolo idro-geologico oltre il non deposito del progetto al Genio Civile.
Rilevato anche che il progetto prevedeva la diretta esecuzione dei lavori da parte della Scat srl senza affidamento a ditte esterne, mentre nel sopralluogo è stato rilevato che sul cartello di cantiere era indicata quale ditta esecutrice dei lavori la ditta Elba Servizi Immobiliari.
I 150 giorni di blocco sono stati quindi decisi per trasferire agli enti chiamati in causa (Soprintendenza pisana per il Vincolo Paesaggistico, Genio Civile, ed ASL) la documentazione per l'assunzione dei provvedimenti di competenza.