“Ampliare la parte marina del Parco dell’Arcipelago Toscano, che è prevalentemente territoriale, e in questa introdurre, anche con l’aiuto dell’Organizzazione internazionale marittima, regolamentazioni diverse della navigazione e più attente tutele ambientali. Parleremo con le Regioni nostre partner, Liguria, Sardegna, Corsica per individuare soluzioni concertate, ma siamo determinati ad andare comunque avanti”. E’ una delle decisioni annunciate dal presidente della Toscana Enrico Rossi nel corso del briefing conclusivo del seminario europeo sulla sicurezza in mare che si è svolto oggi al Giglio per iniziativa della Regione.
“Questa estensione del parco marittimo, che dovrà passare a livello nazionale – ha proseguito il presidente Rossi – non ha ovviamente l’obiettivo di ridurre la navigazione, una attività di grande rilievo, ad esempio, per i nostri porti di Livorno, Piombino, Marina di Carrara. Penso però che sia possibile regolarla diversamente, renderla più sicura, monitorarla a beneficio dell sicurezza di tutti e quindi assicurare a questa importante attività una prospettiva vera di sviluppo. E’ l’attuale anarchia – ha proseguito il presidente Rossi – che non è sostenibile. Non si può più andare avanti così. Dobbiamo proseguire come i marinai, prendere il vento giusto, come abbiamo fatto, e mantenere salda la rotta. Non sarà una strada facile, lo sappiamo, ma questo impegno lo meritano in primo luogo le vittime degli incidenti in mare, i loro familiari, i lavoratori del mare”.
“Un altro impegno – ha proseguito il presidente – riguarda l’estensione della rete radar Vts: faremo a breve riunioni con i ministeri interessati per verificare lo stato di attuazione degli impianti e per rimuovere gli ostacoli che vi si oppongono, a causa di localismi che hanno davvero poco senso. Faremo anche azioni di lobbing in Europa, per suggerire soluzioni da introdurre nel programma Erika IV, per l’adozione di standard di sicurezza più forti e per lo stanziamento di maggiori fondi. Infine per quanto riguarda la rimozione della Costa Concordia – ha concluso il presidente – ferme restando le valutazioni nazionali e tecniche il terrirorio toscano è pronto a fare la sua parte. Ci rivedremo al Giglio tra un anno per capire quanta strada abbiamo fatto”.