Questo il testo di una lettera ricevuta e pubblicata dal Corriere della Sera il 9 aprile 2017 con il titolo "Appello alla Regione: salvi il futuro di Marciana Marina":
Caro Direttore,
Marciana Marina è un gioiello, affacciato sul mare cristallino dell'Isola d'Elba. Molti la conoscono e siamo sicuri che fra questi pochi potrebbero immaginare che sul borgo incantevole incombe una minaccia concreta: un nuovo porto. non concepito per integrarsi al meglio (come tutti darebbero per scontato) ma. al contrario. un intervento che stravolgerebbe irrimediabilmente non solo il paesaggio fortemente identitario ma anche il fondale marino dello specchio d'acqua prospicente il borgo, con grave danno alle numerose specie animali e vegetali protette, fra cui il cavalluccio marino e la posidonia tuttora presenti. ll Corriere si è già occupato di questo progetto dì riqualificazione del porto in diversi articoli, dando voce a chi ne sottolinea l'assurdità sia in termini ambientali e paesaggistici che in termini di convenienza economico-commerciale. Proprio in questi giorni la Regione Toscana dovrebbe pronunciarsi riguardo l'aderenza della variante del piano regolatore, approvata dal Comune di Marciana Marina per realizzare questo nuovo porto, al PIT (Piano d'Indirizzo Territoriale) che da ormai due anni regola lo sviluppo del territorio su base regionale. ti momento è molto delicato, si decide il futuro di Marciana Marina Auspichiamo che la Regione decida con saggezza, nei pieno rispetto di quei valori ambientali e paesaggistici a cui si rifà la normativa regionale del PIT. ritenuta giustamente all'avanguardia in Italia. Ci appare quindi giusto informare i tanti cittadini, i Comitati, le Associazioni che si sono dichiarati contrari a questo progetto, che fina:mente vi è una speranza concreta di fermare questa opera assolutamente fuori contesto e fuori misura. Ora la parola spetta alla Regione. Confidiamo in Essa e nel suo Presidente. Enrico Rossi, affinchè si eviti un tale disastro.
Firmato:
Sibilla della Gherardesca (Presidente Fai Toscana)
Mariarita Signorini (Presidente Italia Nostra Toscana)
Fausto Ferruzza (Presidente Legambiente Toscana)
Paolo Baldeschi (Presidente ReteComitati)
Roberto Marini (Delegato Wwf Toscana)
Qualcuno potrebbe obiettare che il rischio è ormai scongiurato, dopo la presentazione del progetto vincitore del concorso di idee indetto dal Comune, ma non è così.
A parte il fatto che il nuovo progetto è un atto tardivo e senza alcun valore, né legale né formale, e che sa tanto di mossa elettorale più tesa a calmare le acque che a invertire decisamente la rotta, nei suoi contenuti non appare affatto rassicurante: è vero che elimina, o attenua, alcune delle criticità più evidenti e allarmanti presenti nel Piano Regolatore del Porto, ma prevede un allargamento di 5 metri di Viale Margherita, un molo di sopraflutto leggermente più basso, ma sempre lungo 80 metri, un ancora più invasivo dragaggio dell'area portuale, un edificio con esercizi commerciali (bar, atelier) a ridosso della diga foranea. Quello che è emerso dalla presentazione della nuova proposta, non è più Marciana Marina, non è più il gioiello descritto nella lettera, ma un paese senza storia e senza anima, a cui è stata scriteriatamente tolta la propria identità.
Pasquale Berti