Più di 150 persone alla festa delle Miniere e dei Laghetti Rossi, per mostrare la strada di uno sviluppo intelligente di una risorsa di grande valore.
Tanta gente serena e festante ha affollato ieri la strada che parte dalla sbarra delle Miniere di Rio Albano, lo spiazzo dove rosseggiano gli ultimi resti del primo Laghetto Rosso ed infine le spianate aliene del Monte Calendozio: ha aperto la giornata un'infornata di bambini, anche molto piccoli, accompagnati dalle famiglie e guidati dal bravissimo Giacomo Luperini, cui si sono accodate diverse altre persone interessate a conoscere la zona, oppure a ripercorrerne le vicende ultime.
Così, mentre i ragazzini si impiastravano di colori, realizzando un "fumetto naturalistico" collettivo sulla base delle storie avvincenti raccontate da Giacomo, gli adulti ascoltavano con altrettanto interesse Enrico Regini che chiariva la tormentata storia della discarica del Puppaio, dell'opinabile "bonifica" in atto, delle vicende recenti della zona mineraria del nord est. Intanto, un gruppo di persone condotte invece da Adolfo Santoro sperimentava il silenzio e le suggestioni del luogo come contesto per la meditazione, ed un gruppo di artiste allestiva un'installazione temporanea rispondendo alle inusuali sollecitazioni cromatiche.
La prima ondata di persone ha raggiunto il Calendozio per la pausa pranzo, ed ha trovato ad attenderli lo stand degli Arcieri del Mare, che hanno fatto provare a chi lo desiderava il tiro con l'arco. E molte altre attrazioni sono state offerte ai gitanti: mentre una seconda ondata risaliva dalla sbarra di Rio Albano alla ricerca delle piante vaganti sotto la guida di Alessandra Ferrà, al Calendozio il Collettivo Femmine Difformi coordinava la tessitura di una grande ragnatela rossa, Angela Galli leggeva le lettere dei minatori dal testo "Polvere, polvere nera", Anna Godano orchestrava cascate di risate a crepapelle con lo Yoga della Risata, il gruppo "Fattoria Instabile" offriva un'anteprima dello spettacolo sugli Alberi e gli artisti capitanati da Stefania Lanzani riportavano su tela tutte le sfumature del rosso.
Quando alla fine anche la seconda mandata di camminatori è arrivata al Calendozio, raggiunta dai ciclisti di Elba Gravity Bike, tutti si sono radunati ad ascoltare il concerto offerto da i gruppi Ravanatera e Scapestrati, in insolita formazione acustica, che hanno proposto sia canzoni popolari che intensi testi di loro produzione. Per concludere, l'agriturismo Il Termine ha allestito, nel punto più alto e suggestivo dell'area, in faccia ad un tramonto magnifico, una degustazione di vini di altissima qualità, offerti dalle aziende Acquabona e Acqua Calda.
Una giornata interessante e serena, nel segno dell'amore per il nostro territorio e della grande generosità di tutti coloro che hanno offerto qualcosa - competenze, prodotti, tempo - per proteggerlo e valorizzarlo, prefigurando quello che potrebbe essere uno sviluppo intelligente e rispettoso del magnifico versante nord est.
Legambiente Circolo dell'Arcipelago Toscano