Si tratta della più grande azione di volontariato oggi presente in Italia – ha spiegato Umberto Mazzantini, responsabile per il Cigno Verde delle isole Minori, presentando - insieme a Luca Agujari di 'Diversamente Marinai'- il progetto delle due Associazioni.
'Vele Spiegate' è volontariato estivo in barca ('Gwaihir', un Feeling Kiriee, di 13, 96 mt il mezzo impiegato), mirato in questo caso a mappare e raccogliere i rifiuti marini in particolari aree dell'Arcipelago toscano. Oltre 200 le persone coinvolte, soprattutto ragazzi/e, a rotazione sulla barca e molte altre a terra, un progetto complesso di rilevanza internazionale, tant'è che è stato presentato (come parte del 'Clean Up the Med') all'inizio di giugno a New York alla Conferenza mondiale dell'Onu sugli Oceani. In sostanza- ha ricordato Giorgio Zampetti, resp. scientifico di Legambiente- la commissione ONU che presiede al programma ambientale delle Nazioni Unite (UNEP) ha fatto propria la proposta di Legambiente sulla necessità di affrontare il problema dei rifiuti marini (marine litter) nel Mediterraneo, il mare più ricco di biodiversita ma anche il più fragile, per il suo essere chiuso e per la densità abitativa della proprie coste. La plastica e le microplastiche (che entrano nella catena alimentare) rappresentano attorno al 80% di questi rifiuti galleggianti e spiaggiati e l' emergenza ambientale che rappresentano sta tutta nella notizia che l' area marina di massima concentrazione (4 volte la media nazionale con 211 rifiuti galleggianti per km quadrato) è propria quella del Santuario dei Cetacei tra Elba, Liguria e Corsica. Non siamo al Pacific Trash Vortex, ma, nel nostro piccolo, sulla cattiva strada sì.
Dopo il monitoraggio scientifico di Goletta Verde sui rifiuti spiaggiati realizzato su 105 spiagge di 8 Paesi (Italia, Algeria, Croazia, Francia, Grecia, Spagna, Tunisia, Turchia), presentato appunto da Legambiente a New York l'8 giugno nell'incontro “Multi-stakeholders Governance for tackling marine litter in the Mediterranean Sea”, è quindi ora la volta dell' Arcipelago toscano, con il controllo sui rifiuti spiaggiati delle 'sette perle' (compresa Montecristo) e delle isole più piccole (Cerboli, Palmaiola, Formiche di Grosseto); nel viaggio, oltre a raccogliere i rifiuti galleggianti, sarà anche monitorata la presenza di cetacei.
L'obbiettivo, come hanno ricordato anche gli altri intervenuti solidali al progetto (Capitaneria di Porto, Sez. operativa navale della GdF, Carabinieri Forestali, ESA, PNAT) e gli sponsor Acqua dell' Elba e Novamont, è quello di aumentare la sensibilizzazione dei cittadini e dei turisti, proseguendo nella strada della consapevolezza e della responsabilità.
CR