Questi magnifici e singolari animali sono diventati una presenza non più rarissima all’Elba: dopo che nell’estate del 2016 Legambiente ne salvò uno in difficoltà nell’affollata spiaggia di Lacona, nell’estate 2017 ne è stato segnalato uno di passaggio anche a Marina di Campo.
Ma il fenicottero di San Giovanni, che pare trovarsi benissimo e sembra in salute, è anche il segnale dell’importanza delle zone umide costiere di Portoferraio che vanno fino a Schiopparello - Le Prade e per le quali Legambiente chiede da tempo che vengano inserite nella Zona di protezione speciale e nel Parco dell’Arcipelago Toscano.
La risposta è stata la non realizzazione a Schiopparello – Le Prade dell’oasi promessa e mai realizzata dalla Provincia, la decadenza, con la nuova Legge Regionale sulle Aree Protette, del vincolo di Sito di interesse regionale (Sir), l’organizzazione di corsi e percorsi di motocross all’interno della zona umida con il beneplacito del Comune di Portoferraio, l’incuria diffusa nelle aree pubbliche e i continui abusi privati.
Il fenicottero che riposa su una gamba sola ci dice che l’equilibrio non si è ancora rotto del tutto e che, grazie anche all’intervento prezioso di salvaguardia svolto dalle Terme di San Giovanni, può essere migliorato e tutelato.
Basterebbe volerlo e quella che è già un’area ricreativa nella quale i portoferraiesi si ricaricano della bellezza del panorama della loro città, si trasformerebbe, da rifugio in pericolo quale è, in un paradiso della fauna migratrice e stanziale. Appunto, basterebbe volerlo…