I risultati dei prelievi realizzati lungo le coste toscane presentati oggi all’Elba. confermano le criticità già riscontrate negli anni passati alla face di fossi o di “troppo-pieni” dell’Isola d’Elba
A Marciana Marina si confermano i risultati degli anni precedenti: l'inquinamento aumenta con l'avanzare della stagione estiva e la presenza turistica. A giugno Goletta Verde ha sempre trovato un inquinamento abbastanza "leggero" mentre ad agosto raggiunge punte a volte elevate. E' evidente che, come chiede anche la nuova Amministrazione Comunale, oltre all'avviata manutenzione/revisione della rete fognaria, bisogna dotare il più presto possibile il più piccolo Comune della Toscana di un vero depuratore che, di concerto con il Comune di Marciana, risolva anche la questione dei vetusti depuratori dei Paesi collinari di Poggio e Marciana. Un progetto che risale al Piano Aato Toscana Costa del 2000 ma che non si è mai concretizzato.
Il dato di Punta della Rena a Portoferraio conferma che non sono stati risolti i problemi - segnalatici anche da cittadini, operatori portuali ed amministratori comunali - dei fossi che scorrono all'interno della zona artigianale-industriale di Portoferraio e che si ripercuotono sull'area dove dovrebbe sorgere il nuovo Water Front di Portoferraio. Problemi più volte segnalati da Legambiente ma mai affrontati. L'inquinamento, che richiede interventi immediati, fortunatamente non sembra avere conseguenze sulla costa verso le Terme e San Giovanni.
La situazione della Zona umida di Mola, nel Parco Nazionale dell'Arcipelago Toscano, al confine tra i Comuni di Capoliveri e Porto Azzurro, si conferma molto preoccupante, con livelli altissimi di inquinamento che non sembrano dipendere dal depuratore di Capoliveri ma probabilmente da scarichi abusivi in un'area di altissimo valore naturalistico ed importantissima per la fauna stanziale e migratoria, con la presenza di specie rare e spesso uniche per l'intero Arcipelago Toscano. Legambiente torna a chiedere interventi immediati al Parco Nazionale, ai Comuni e ad Asa e che venga attuato il progetto di recupero ambientale di Mola approvato dal Parco, tenendo conto di tutte le criticità segnalate, a partire da un inquinamento insostenibile in un'area protetta.
Intanto, è molto importante che Goletta Verde, Legambiente nazionale e Toscana abbiano fatto propria la nostra battaglia per Mola e abbiano deciso di avviare un'azione giuridica, presentando un esposto alle autorità preposte, vogliamo così mettere al centro dell’attenzione una situazione non più tollerabile di degrado in un’area protetta.
Il dato positivo di Lido di Capoliveri è molto importante perché proprio lì verranno realizzate le prese d'acqua e di scarico della salamoia del progettato dissalatore dell'Elba. Quello di Lido di Capoliveri, nonostante la presenza di una lunga e profonda condotta sottomarina di scarico, si conferma un mare in salute, cosa della quale si dovrà assolutamente tener conto nella costruzione delle infrastrutture del dissalatore, minimizzando gli impatti sul mare e sulle praterie sottomarine di Posidonia oceanica. In questo senso, la notizia che gli impianti sperimentali di Posidonia realizzati da ASA abbiano attecchito con successo è una cosa che fa ben sperare.