Con l’intensificarsi della stagione turistica e delle corse dei traghetti Legambiente Arcipelago Toscano è nuovamente e continuamente sollecitata da segnalazioni relative ai traghetti fumiganti in navigazione, all’ormeggio o in partenza da e per Portoferraio.
Soci, cittadini e turisti ne lamentano il supposto e probabile effetto inquinante e chiedono se è stata o meno avviata - anche con il posizionamento di centraline di rilevamento nei punti strategici e dove il vento trasporta gli inquinanti emessi dai fumaioli delle navi - la campagna di monitoraggio mirata alla rilevazione dei dati ambientali nello scalo portoferraiese che era stata prospettata nel tavolo tecnico fra Guardia Costiera, Comune di Portoferraio, Arpat e Autorità Portuale del 22 marzo scorso, convocato grazie alla tempestiva iniziativa della Capitaneria di Porto di Portoferraio e a seguito di un incontro conoscitivo avuto con la nostra Associazione e dopo l’ordine del giorno sul tema delle emissioni delle navi approvato dal Consiglio comunale portoferraiese.
La campagna di monitoraggio, se realizzata, permetterà finalmente di avere finalmente un quadro conoscitivo reale ed aggiornato dell’impatto delle attività dell’ambito portuale sull’ambiente circostante e di avviare, se necessario, le misure finalizzate a contenere gli effetti inquinanti dell’attività marittima nella rada di Portoferraio, in linea con il complesso delle norme della Direttiva Ue 2016/802, recepite nel nostro Paese, secondo le quali le navi all'ormeggio nei porti non devono utilizzare combustibili per uso marittimo con tenore di zolfo superiore allo 0,10 % in massa.