Il WWF Elba-Capraia ha presentato il proprio contributo alla Proposta di Piano Energetico elaborata dalla Provincia di Livorno.
Nel documento, consultabile in versione integrale all'indirizzo web:
https://sites.google.com/site/wwfelbacapraia/home/documenti/doc-osservazioni-pep
il WWF sottolinea come il Piano debba necessariamente tenere conto sia degli scenari a lunga scadenza in discussione a livello internazionale per le trattative sul clima (Copenaghen, Cancun, Durban), sia degli impegni che l’Italia ha assunto con l’Europa al 2020.
Pur condividendo l'obiettivo del Piano finalizzato al superamento della dipendenza dal petrolio e a favore delle fonti rinnovabili, l'Associazione evidenzia come le stesse fonti rinnovabili citate, in particolare il solare, per il quale l'Elba e le altre isole presentano una favorevole esposizione all'irraggiamento, è molto poco sviluppato in provincia. A fonte della media Europea di 64,9 m2/1000 abitanti (il doppio di quella Italiana), in Provincia siamo a livelli molto lontani sia dall'Europa che dall'Italia stessa, con percentuali prossime allo zero.
In questo mancato sviluppo può incidere l'orientamento non favorevole di certe Soprintendenze teso ad impedire la diffusione del solare nelle zone a vincolo paesaggistico. Con questi Enti tuttavia, sottolinea il WWF, devono essere ricercate le necessarie convergenze al fine di evitare aprioristici dinieghi. Le tecnologie attuali, attraverso i pannelli a totale integrazione architettonica, consentono infatti di coniugare l'esigenza di salvaguardare il paesaggio con quella di approvvigionarsi da una fonte energetica carbon-free ed altamente disponibile nelle isole.
Altri suggerimenti del WWF sono indirizzati a considerare nel Piano anche la parte distributiva, non solo quella produttiva di energia, con la diffusione di tecnologie più efficienti e tecnologicamente avanzate per le quali potrebbero essere utilmente stabilite delle convenzioni con poli scientifici e tecnologici di eccellenza presenti in Regione; viene inoltre sottolineata l'esigenza di privilegiare nelle nuove edificazioni, le tecniche costruttive del tipo “case passive” già rese obbligatorie in altri paesi europei e instaurare rigidi controlli in fase realizzativa per far sì che le Certificazioni energetiche poi rilasciate non si trasformino in un mero adempimento burocratico-amministrativo ma attestino realmente la condizioni di consumo energetico dell'edificio.
Anche i progetti di illuminazione pubblica devono tenere in debita considerazione l'esigenza di un contenimento dei consumi energetici. A tale scopo, afferma il WWF Elba, sarebbe indispensabile prevedere un riduzione o differenziazione di intensità in base ad orari e zone non frequentate (es. zone di lungo-mare durante la stagione invernale); potrebbero poi essere estesi i progetti di alimentazione a batterie solari, già realizzati in qualche Comune.
In ogni caso è essenziale, sottolinea il WWF, che gli obiettivi di Piano siano condivisi da tutti gli interessati e da tutte le comunità cui lo stesso è indirizzato: a questo scopo si rileva come in ben 2 degli 8 comuni elbani, gli strumenti di Pianificazione urbanistica non prendano minimamente in considerazione i Consumi energetici: il Piano rischia di rimanere una mera dichiarazione di intenti – rimarca il WWF - se gli obiettivi fissati non vengono fatti propri da tutte le parti coinvolte, anche attraverso strumenti cogenti.
WWF ELBA CAPRAIA