Buona partecipazione di docenti al corso “Pelagos Plastic Free” organizzato all’ex Tonnara dell’Enfola Enfola da Legambiente Arcipelago Toscano, il Parco Nazionale dell’Arcipelago Toscano ed ExpeditionMed.
Dopo un’introduzione di Umberto Mazzantini, responsabile mare di Legambiente Toscana, che ha parlato della vita e delle caratteristiche dei cetacei che vivono o frequentano sporadicamente il Santuario e dell’impatto che hanno su di loro la plastica e le altre attività antropiche.
Dopo, un coffee breack, i partecipanti (in grande maggioranza donne), hanno ascoltato con attenzione Federica Andreucci. Della segreteria di Legambiente Arcipelago Toscano, che ha interloquito con loro sul tema della citizen science, cioè di come i comuni cittadini possano partecipare alla raccolta di dati e informazioni necessari per ricerche scientifiche di grande importanza. Tra i numerosi esempi fatti ci sono proprio le campagne per la pulizia e il censimento dei rifiuti sulle spiagge, come l’ormai famosa Vele Spiegate nell’Arcipelago Toscano che ha visto il Cigno Verde impegnato per due estati con campi di lavoro velici organizzati insieme a Diversamente Marinai.
Proprio basandosi su quell’esperienza, i partecipanti al corso “Pelagos Plastic Free” hanno proceduto alla pulizia di un transetto (davanti alla sede del Parco Nazionale) sulla spiaggia sud dell’Enfola e poi alla catalogazione dei rifiuti secondo un protocollo scientifico.
Dopo uno spuntino che è stata l’occasione per discutere davanti a buon cibo e buon vino di quanto detto e fatto durante la mattinata, è stata la volta di Maria Frangioni, la presidente del Circolo Legambiente Arcipelago Toscano, parlare di progettazione didattica in Educazione Ambientale. Agli insegnanti sono state consegnate le Guide Didattiche contenenti schede, indicazioni e suggerimenti per portare avanti il percorso educativo con le proprie classi e sperimentare metodologie innovative che puntano al coinvolgimento dei ragazzi in azioni concrete per la salvaguardia del mare e della sua biodiversità, «Una proposta che mette insieme rigore scientifico e coinvolgimento emotivo, impegno civile ed approfondimento«, ha detto la Frangioni, che si è detta molto soddisfatta per la partecipazione degli insegnanti ma preoccupata per l’assenza di docenti delle scuole superiori elbane, con le quali Legambiente ha fatto e ha in programma importanti progetti che riguardano proprio la plastica monouso e un cambiamento di modelli di consumo.
La serata si è conclusa con una esercitazione sulla realizzazione, da parte di gruppi misti di docenti ed educatori ambientali, di un progetto scolastico per Pelagos plastic free, un importante e complessa iniziativa che prevede 3 diversi ambiti di intervento: 1. Governance: per aiutare gli amministratori ad adottare misure preventive per contenere l’inquinamento derivante da rifiuti plastici in mare e lungo la costa; 2. Ricerca scientifica: per migliorare le conoscenze sugli impatti che i rifiuti plastici determinano sui cetacei; 3. Informazione e sensibilizzazione: per favorire il cambiamento dei comportamenti da parte di una serie di stakeholders.
Grande interesse e condivisione da parte dei partecipanti: è stato gettato un seme che darà sicuramente frutti in diverse scuole elbane e la Frangioni, dopo aver ringraziato il Parco Nazionale per la fattiva collaborazione, ha concluso sottolineando che «Il circolo Legambiente Arcipelago Toscano, oltre ad organizzare e gestire con propri formatori l’edizione elbana del corso, si mette a disposizione degli Istituti Scolastici per quelle classi che vorranno partecipare fattivamente al progetto, che per le scuole si concluderà con una grande giornata di sensibilizzazione, informazione e pulizia delle spiagge a Maggio 2019».
Legambiente Arcipelago Toscano