Da venerdì 1 Marzo nei supermercati Coop di Portoferraio, Porto Azzurro, Capoliveri, Mola, Marina di Campo e Rio nell’Elba sono eliminati dalla vendita a scaffale piatti, bicchieri, posate, coppette e cannucce di plastica monouso.
Soci e clienti possono acquistare gli stessi prodotti riutilizzabili oppure prodotti monouso compostabili rispettosi dell’ambiente (utilizzando legno di betulla per le posate, fibra di canna da zucchero per piatti, bicchieri ecc).
Unicoop Tirreno è la prima azienda della grande distribuzione in Toscana a fermare la vendita di questi prodotti monouso. La Cooperativa svolge una funzione di “apripista” rispetto al mondo della distribuzione commerciale in un momento in cui la stessa industria della plastica non è ancora pronta al necessario cambiamento in conseguenza anche di una ridotta domanda di nuovi prodotti ecologicamente sostenibili.
Per Unicoop Tirreno è una prima sperimentazione che parte dai suoi supermercati di Castiglione della Pescaia e dell’Isola d’Elba per poi gradualmente estendersi a tutta la rete vendita della Cooperativa che conta 99 punti vendita in Toscana, Lazio ed Umbria.
E’ un contributo importante all’impegno per la riduzione dell’uso della plastica e a quello più generale di attenzione all’ambiente. In Unicoop Tirreno questa iniziativa segue quella relativa alla sostituzione delle casse per il pesce in polistirolo usa e getta con casse in plastica riutilizzabile e si inquadra nel pacchetto di azioni che Coop da tempo sta realizzando in tutta Italia.
Coop infatti sta riducendo la plastica da tutti i suoi prodotti a marchio ed ha aderito (unica azienda della grande distribuzione italiana) alla campagna di impegni su base volontaria lanciata dalla Commissione Europea che scadeva a giugno 2018.
Nel complesso le azioni su prodotti da parte di Coop si pongono l’obiettivo di raggiungere nel 2025, con step progressivi, l’utilizzo di 6.400 tonnellate annue di plastica riciclata al posto della vergine. Coop intende riconfermare così facendo l’attenzione storica nei confronti della tutela dell’ambiente, attenzione che ha dato risultati anticipando quanto richiesto dalle direttive europee. Sul monouso per esempio già sostituiti diversi prodotti in plastica tradizionale con materiali biodegradabili e compostabili: è il caso dei piatti e bicchieri in PLA dal 2004, dei bastoncini di cotone per le orecchie a marchio Coop biodegradabili (così da anni anche se per la legge italiana dovranno esserlo dal 2019).
Oltre all’adesione alla campagna volontaria, Coop prevede anche di raggiungere entro il 2022, quindi con 8 anni di anticipo, gli ulteriori obiettivi che l’Unione Europea ha posto come obbligatori entro il 2030. Nell’arco di un quadriennio tutti i prodotti a marchio Coop, con un valore commerciale di circa 3 miliardi di euro all’anno, saranno realizzati con materiali di imballaggio riciclabili o compostabili o riutilizzabili, mentre quelli della linea Vivi Verde, maggiormente dedicata alla tutela dell’ambiente, taglieranno il traguardo già a fine 2019.
Anche Legambiente sottolinea l'importanza della decisione assunta e pubblica una sua nota sullo stesso tema:
[...] La decisione della Coop del Tirreno di non vendere più la plastica monouso è una vera svolta che speriamo sarà seguita dall’intera grande distribuzione dell’Isola d’Elba. Quando nel giugno 2018 a Marciana Marina lanciammo la proposta a bordo di Goletta Verde nell’ambito del progetto Pelago Plastic Free, non pensavamo di ottenere questi risultati così rapidamente. Se il Comune di Marciana Marina ha fatto coraggiosamente il primo che passo, seguito da Campo nell’ Elba e da Porto Azzurro e Capoliveri – cioè l’80% dell’economia turistica elbana – e ora anche Portoferraio si avvia più timidamente sulla stessa strada, è merito anche della passione e dell’impegno dei ragazzi delle Scuole superiori elbane che con il loro “Decalogo per le ecofeste” hanno aperto una breccia.
L’Elba si pone così, grazie a una collaborazione virtuosa tra giovani, Legambiente imprese e Comuni, all’avanguardia di un movimento “plastic free” e dell’attuazione della Direttiva europea in via di definizione. Un bel successo per la nostra isola e la sua immagine di cui bisogna andar fieri.
I ragazzi e le ragazze del Liceo Foresi hanno raccontato la loro esperienza con Opin Elba e chiesto a Comuni e Coop di fare ancora di più, per esempio adottando prodotti sfusi e alla spina, anche se come hanno detto i dirigenti Coop, «Gli esperimenti fatti finora ci dicono che i consumatori non sono ancora maturi per fare questo passo». Ma il rapido successo dell’iniziativa lanciata dagli studenti e da Legambiente dimostra che in meno di un anno, con la volontà, l’entusiasmo e la consapevolezza, anche quel che sembrava impossibile può diventare possibile.