Legambiente Arcipelago Toscano si complimenta con la Capitaneria di Porto/Guardia Costiera di Portoferraio, con il V Nucleo Sommozzatori della Guardia Costiera di Genova e con il personale dell’ufficio locale marittimo di Porto Azzurro per la riuscita della complessa operazione di polizia marittima a tutela del fondale e dell’ambiente costiero della Zona Umida di Mola nei Comuni di Porto Azzurro e Capoliveri nell’Isola d’Elba, che ha portato al sequestro di oltre 10 tonnellate di corpi morti abusivi e a rendere inservibili all’ancoraggio altri corpi morti che è stato impossibile recuperare. Le cifre fornite dalla Capitaneria di Porto di Portoferraio sono impressionanti, visto che sono stati individuati anche altri 110 corpi morti e punti di ormeggio sul litorale, realizzati con paletti metallici della lunghezza fino a 1,5 metri infissi nel terreno, equivalenti a circa una tonnellata di peso.
Si trattava di una situazione di abusivismo diffuso - denunciata più volte da Legambiente Arcipelago Toscano e sulla quale la Capitaneria di Porto era intervenuta anche negli anni passati - che aveva un insostenibile impatto sui fondali e su una zona umida, Zona speciale di conservazione e Zona di protezione speciale e del Parco Nazionale dell’Arcipelago Toscano.
Legambiente Arcipelago Toscano si augura che questa efficace e complessa operazione della Capitaneria di Porto/Guardia Costiera – che fa seguito ad altri importanti recenti blitz contro i bracconieri del mare - sia l’inizio di una vera rinascita di Mola a terra e a mare, con un corretto e sostenibile utilizzo dello specchio acqueo e con la rapida messa in atto del progetto di bonifica, ripristino e rivitalizzazione ecologica della Zona umida da Parte del Parco Nazionale dell’Arcipelago Toscano e degli altri Enti interessati.
Legambiente Arcipelago Toscano