Recuperiamo l' acqua. In un momento come questo in cui il dibattito sul dissalatore è vivace, non vogliamo addentrarci in questioni tecniche o politiche su tale argomento,ma vogliamo proporre una esperienza di vita concreta che speriamo possa essere di riflessione per tutti coloro che sono sensibili a problemi ecologici ed ambientali-
A questo proposito vogliamo condividere l'esperienza della nostra famiglia che vive nel comune di Portoferraio facendo uso esclusivamente dell'acqua piovana senza essere allacciata all'acquedotto ne ad un pozzo .
A Portoferraio le precipitazioni in un anno sono di circa 800 mm e se prendiamo ad esempio il tetto di una casa di 100mq con un semplice calcolo vediamo che possiamo recuperare 80000 litri di acqua !!. estremizzando possiamo dire anche che la cuccia di un cane di 1 mq raccoglierebbe 800 litri, può far sorridere , ma è cosi.
In alcuni paesi hanno studiato ed applicato sistemi persino per raccogliere acqua prelevandola dall'umidità dell'aria.
La superficie del tetto è di 120 mq ed il volume totale delle cisterne è pari a 20000 litri. La qualità dell' acqua, il risparmio monetario,la certezza di vivere un pochino più in sintonia con l' ambiente ci fa essere certi della giustezza di tale scelta.
La rete pubblica arriva a 400 m da casa nostra ma non ci siamo mai voluti allacciare. L'acqua piovana è un' acqua piu dolce di quella fornita dall'acquedotto quindi permette un minor uso di detersivi e saponi, nessun uso di decalcificanti, vita piu lunga di elettrodomestici e tubazioni. Tutto questo è possibile proprio raccogliendo in cisterne l ' acqua che altrimenti andrebbe persa.
Solo alcuni anni in cui le precipitazioni sono particolarmente scarse facciamo ricorso ad un camion con cisterna per rifornici, ma ed esempio il 2018 è stato un anno in cui non abbiamo avuto bisogno.
L'impianto è semplice e non dispendioso, le cisterne possono essere interrate o fuori terra , la pompa per alimentare l'impianto di casa non è molto costosa, la manutenzione dei serbatoi non è complessa, La spesa è ampiamente ripagata dal costo che si sosterrebbe usando l' acqua dell' acquedotto che non è poi così economica.
Se il recupero dell' acqua piovana fosse praticato da tutte quelle case ed alberghi che in campagna o non hanno spazio sufficiente per collocare dei serbatoi, quale potrebbe essere il risparmio totale sull 'isola di acqua che in questo momento viene erogata dall acquedotto pubblico e quanto minore il prelievo dalla falda che è in progressivo abbassamento ?
Se qualcuno volesse maggiori informazioni tecniche può chiamare al 3393458915 e saremo contenti di trasmettere tutta l eperienza fatta in 8 anni di utilizzo dell 'acqua piovana.
Concludendo : farsi la doccia con l' acqua piovana scaldata dai pannelli solari è motivo di grande soddisfazione.
Laura Valleri e Pino Fabbri