Sono passati molti anni da quando la discoteca Costa dei Barbari è chiusa. Proprio quell'area che doveva diventare una speculazione edilizia, poi impallinata da un'inchiesta giudiziaria.
E sotto il cui cemento, non fa male ricordarlo, sono ancora seppelliti i resti della chiesa romanica di san Menna.
Ecco come si presenta oggi: un immane sfacelo. Ruderi cadenti, adesso facilmente accessibili (e quindi pericolosi, con la stagione balneare alle porte) dalla spiaggia, in quanto l'erosione della costa ha fatto crollare totalmente il muro fronte mare. Ma forse la cosa peggiore è la discarica che è diventata. Non solo strutture metalliche in disfacimento, ma anche pannelli sgretolati di materiale dall'aspetto altamente inquinante. E con il mare lì a due passi, a fagocitare pezzo per pezzo.
Andrea Galassi