Sono un componente, anzi ero un componente del comitato contro il dissalatore, dal quale prendo le distanze per ovvi motivi : un comitato che nasce per non far costruire il nefasto dissalatore lottando (almeno così sembrava) contro coloro che lo volevano Barbetti in primis ed ora il presidente del comitato Sapere volta la gabbana e “chiede” a Gelsi di far parte della sua lista. Credo che l’amico Italo Sapere avrebbe dovuto mantenersi fuori dalle liste capoliveresi, invece sceglie di far parte di quella che ha voluto il dissalatore e che ora finge di non condividerlo solo per motivi elettorali.
Nell’incontro a Porto Azzurro chiesi ripetutamente a Barbetti, alla presenza di un folto pubblico, se era favorevole o contrario al dissalatore, non rispose. La delibera di Giunta dell’amministrazione di Capoliveri del14/12/2017, presenti Barbetti, Gelsi e Della Lucia, assenti Cardelli e Foresi, così recita……DI DARE MANDATO all’ufficio urbanistica……di inserire anche nel sito istituzionale del comune di Capoliveri gli atti relativi all’approvazione del progetto con variante allo strumento urbanistico e contestuale adeguamento al PIT-PPR. Progetto definitivo autonomia idrica isola d’Elba lotto 1 - Impianto di dissalazione in loc. Mola da 80 l/s e opere accessorie a terra e a mare.
DI DICHIARARE il presente atto immediatamente eseguibile ai sensi dell’art. 134 del TUEL.
In Regione Sapere, in rappresentanza del comune di Porto Azzurro, avrebbe potuto opporsi al dissalatore ma perché non lo fece? (glielo ha rinfacciato anche Barbetti pubblicamente) . Se era già d’accordo per farlo perché si è messo a capo del comitato contro il dissalatore ? Questa presa di giro mi ha dato particolarmente fastidio. Mi viene da pensare che siano sempre stati d’accordo per la costruzione del nefasto dissalatore, che tale progetto abbia raggiunto un punto talmente avanzato da prevederne un difficile stop.
Il fermo al dissalatore potrà avvenire solo con opposizione forte fatta da un’amministrazione seria e non dall’inciucio Barbetti-Gelsi-Sapere che fa il doppio gioco.
Luciano Geri