La Regione dice sì al rilascio dell'intesa per l'autorizzazione statale e l'esercizio dell'elettrodotto Terna da 132 kv San Giuseppe - Portofferaio sull'isola d'Elba che sarà completamente interrato. Il via libera è arrivato con la delibera presentata dall'assessore all'ambiente e approvata nell'ultima giunta.
Si sblocca così una storia lunga quasi vent'anni con il via al nuovo impianto che sarà realizzato sottoterra in modo da adempiere a due esigenze: garantire, attraverso un adeguato collegamento ad anello ad alta tensione, l'affidabilità di alimentazione del carico elettrico dell'Isola d'Elba che è particolarmente ingente nel periodo estivo.
E, nel contempo, non impattare sul paesaggio con un netto miglioramento ambientale. Una volta entrato in servizio il cavo interrato, si procederà alla demolizione totale dell'attuale elettrodotto aereo S. Giuseppe – Portoferraio n. 048 ed alle sistemazioni ambientali delle fondazioni, per sostegni di alta tensione, già realizzate seguendo il precedente progetto di rifacimento della linea avviato da Terna nel 2008 e sospeso nel 2010 dopo che le forti proteste di Comune e cittadini avevano preso di mira i nuovi tralicci appena realizzati a Portoferraio.
Nel dettaglio, l'intervento interessa il Comune di Portoferraio e di Rio (solo per la demolizione di un tratto di elettrodotto esistente) e consiste in:
- realizzazione di un tratto in cavo interrato di circa 9 chilometri di lunghezza;
- demolizione completa di tutto l'elettrodotto aereo esistente S. Giuseppe – Portoferraio n. 048 per una lunghezza di 10 Km circa e per un totale di 49 sostegni a 132 kV in semplice terna;
- sistemazioni ambientali delle fondazioni per sostegni di alta tensione (per un totale di 10 fondazioni) già realizzate seguendo il precedente progetto, autorizzato a dicembre 2008.
Il Parco Nazionale Arcipelago Toscano da parte sua nel febbraio 2019 ha proceduto alla Valutazione di Incidenza esprimendo Nulla Osta con prescrizioni, che riguardano in particolare le modalità di cantierizzazione degli interventi che dovranno essere eseguiti nei periodi più adeguati per ridurre al minimo l'impatto sulla fauna.
Il Ministero dello Sviluppo Economico ha già chiuso la conferenza di servizi. Adesso che la Regione ha rilasciato l'intesa al Ministero per l'autorizzazione, l'impianto potrà essere realizzato.
Chiara Bini - Toscana Notizie