L' intreccio che per millenni ha legato le diverse attività umane ( in particolare l' agricoltura ) all' ambiente naturale dell' Elba, in una parola la Cultura del territorio - poiché tale è definibile l' elaborazione della propria antropologica presenza - è lo sfondo del convegno che l' I.T.C.G. Cerboni ha promosso per la giornata del 20 maggio (inizio alle h 9e30) nella propria aula magna, in occasione della giornata mondiale della biodiversità ( 22 maggio).
Sostenuto dalla Regione Toscana, il programma del Convegno licenziato dalla Dirigente Scolastica Prof.ssa Maria Grazia Battaglini, sarà anche esposizione delle ricerche e delle pratiche attuate dagli studenti, oltre che una carrellata di relazioni dei maggiori esperti a livello nazionale.
Dopo l' introduzione al convegno (con valore formativo ufficiale) del giornalista Carlo Cambi e della Dirigente sul valore intrinseco dell'Istituto Tecnico Agrario, la classe IV presenterà infatti L' Orto Sinergico, quale espressione dell' 'Isola d' Erba'; trattati inoltre i temi della Tutela dell' agrobiodiversità (Rita Turchi, Regione Toscana), Biodiversità come risorsa ecologica (Prof.ssa Concetta Vazzana , UNIFI), L' inno a Dioniso: un mito alla radice delle rotte del vino (Prof. Alessandro Petri, ITCG Cerboni), La circolazione varietale antica ( dei vitigni) nel Mediterraneo (Prof. Attilio Scienza, UNIMI), I palmenti come testimonianza di civiltà enoiche mediterranee (Elvia Gregorace, giornalista), Vino in terracotta all' Isola d' Elba tra archeologia e sperimentazione (Antonio Arrighi, viticoltore elbano e promoter del territorio e Franco Cambi, archeologo UNISI), L' agrobiodiversità elbana e la conservazione del germoplasma (Scuola Superiore, Sant' Anna Pisa), I vitigni dell' isola d' Elba (Paolo Storchi, C,R.E.A. Arezzo), Il privilegio dell' imperatore: documenti storici sulla DOC elbana nel periodo francese (Dott.ssa Gloria Peria, direttrice scientifica archivi storici elbani). Conclusioni a cura del moderatore Carlo Cambi sulle Prospettive per una cultura enogastronomica elbana.
Una ricca riflessione quindi sull' Elba come porto aperto sulle rotte greco-fenice che, nel caso della viticoltura, hanno lasciato tracce storico-archeologiche e vitigni giunti fino ai giorni nostri, elemento identitario unico da valorizzare e spendere sul mercato del sempre più richiesto turismo esperienziale.
Sull' importanza -infine- della preservazione della biodiversità vegetale e animale, è utile ricordare inoltre il quadro (critico) toscano circa la conservazione delle sue risorse genetiche: attualmente sono iscritte al repertorio della Regione Toscana 871 risorse genetiche: 576 di specie legnose e da frutto, 133 erbacee, 114 specie ornamentali e da fiore, 25 di interesse forestale. Infine 23 sono le risorse genetiche animali. Di queste 871 ben 753 sono considerate a rischio di estinzione.
cr