Il mare è in me tutti i giorni, protagonista o in sottofondo. Fa parte della mia vita, come un fratello, e non sopporto che venga ferito ma ho dovuto farci l’abitudine.
Spesso, spessissimo dalla primavera all’autunno, mi immergo in uno dei punti d’immersione più belli di casa mia: Capo Calvo, a sud est nell’isola d’Elba. Qui ci si muove lentamente, circondati da un giardino di Gorgonie rosse (Paramuricea clavata). E’ un punto particolare dell’isola: la sua posizione e la sua morfologia lo rendono meraviglioso e ricco di vita. Nei mesi più caldi si nuota tra grossi dentici e banchi di barracuda, cernie e saraghi di tutte le dimensioni. Il paesaggio ti riempie gli occhi e il cuore ogni volta che riesci a trascorrerci parte del tuo tempo. Tra tutti questi splendidi rami rossi, ne spicca uno quasi bianco, campeggia sotto ad una grossa roccia che si discosta totalmente dal resto del fondale, quasi pianeggiante. Mi piace pensare che sia un po’ vanitosa e che abbia scelto quel posto riconoscibile per farsi ammirare più facilmente, per essere trovata e osservata. Si tratta di un esemplare di “Savalia savaglia”, nota anche come “falso corallo nero” per il colore del suo scheletro invisibile negli esemplari in vita. Ha la forma di una gorgonia come ce ne sono tante lì vicino. La sua struttura è tale perché questi organismi, appartenenti al PhylumCnidaria, ne rivestono spesso gli scheletri, prendendo di fatto la forma della gorgonia aggredita. E’ un organismo longevo e piuttosto raro, uno dei pochi presenti nelle acque dell’Elba.
Molti subacquei mi chiedono esplicitamente di portarli ad osservarla. La sfida dei fotografi subacquei è quella di riuscire a trovarla con i polipi aperti, quando si aprono per catturare il nutrimento in sospensione e la loro estroflessione fa assumere alla colonia un aspetto ancor più elegante. Non sempre abbiamo questa fortuna e quindi ci riproviamo, giorno dopo giorno, immersione dopo immersione. Per me è sempre come osservarla per la prima volta. Ho fatto moltissime immersioni al cospetto della “Savaliasavaglia”, ho accompagnato centinaia di clienti ad osservarla e fotografarla, ma la meraviglia nel trovarcisi davanti non si è mai affievolita. Come me, altri centri di immersione accompagnano i loro clienti in questo splendido punto d’immersione: significa che diamo a migliaia di persone, migliaia di turisti la possibilità di andarseneda quicon le incantevoli sensazioni che quest’immersione ci lascia nell’animo. Riuscite a capire quello che cerco di spiegarvi? Riuscite a quantificare il valore di questo organismo???
Il suo valore non è quantificabile, eppure qualcuno purtroppo ci è riuscito:
qualcuno gliene ha dato troppo poco, ha scambiato le emozioni forse con un polpo in una nassa, forse con un sarago sotto taglia attaccato all’amo in un freddo pomeriggio d’inverno, mentre l’ancora della sua imbarcazione ci portava via un altro pezzo del nostro Mediterraneo.
“Con le nostre attività sterminiamo altre specie a un ritmo vertiginoso, semplicemente perché abbiamo raggiunto l’egemonia sulla terra e il dominio sui mari. Siamo arrivati a un punto tale che ormai non si può quasi più parlare di battaglia equa tra uomini e animali. E se come tale ci viene presentata, di regola è una messinscena. Perché la battaglia reale, oggi, è solo e sempre tra uomini.” Cit. Morten A. Stroksnes.
Piergiacomo De Cecco - Biodivers, Porto Azzurro
FOTO: Gianluca Cucco e Piergiacomo De Cecco