Nel pomeriggio di sabato 10 agosto, di fronte al tratto di banchina che potrebbe essere interessato dal futuro ampliamento portuale di cui il sindaco di Portoferraio, Angelo Zini, si è fatto entusiasta promotore, l'equipaggio di Goletta Verde assieme ai membri di Legambiente Arcipelago Toscano hanno istituito un flash mob per esprimere la loro totale contrarietà al progetto.
Durante un incontro avvenuto il giorno prima tra associazioni e Comune di Portoferraio sono stati riconfermati i dubbi e le perplessità sull'efficacia della modifica portuale proposta dall'Autorità dell'Alto Tirreno, che comporterebbe una modifica radicale dell'uso dell'area adibita a banchinamento e un'attivazione del Piano Regolatore Portuale che non è mai avvenuta neanche quando, nel 2005, fu proposta e bocciata una proposta simile se non identica a questa.
E' inoltre inopportuno per aumento di emissioni inquinanti, aumento del traffico e assoluta sproporzione tra la misura delle "grandi navi" e la Darsena Medicea, nonché il Centro Storico portoferraiese, l'ampliamento del molo Alto Fondale.
Riguardo al banchinamento a mare, Legambiente si allinea alle riserve del Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici che chiede che, prima che vengano riversate in natura ulteriori tonnellate di cemento, venga ridiscusso il piano urbanistico del paese e vengano approntati gli strumenti urbanistici già esistenti che dovrebbero evitare da soli un intervento così invasivo rispetto al traffico turistico estivo effettivo.
L'ottica auspicata da Legambiente è quella di considerare tutta la zona che va dalla costa di San Giovanni a quella portuale con il recupero di tratti a terra destinati ad altri usi, l'attuazione della pista ciclabile chiesta e promessa diverse volte nel corso degli anni e degli avvicendamenti delle giunte, e l'organizzazione del trasporto pubblico in maniera ecosostenibile.
In conclusione non sarebbe con un progetto che può essere fallimentare in partenza per vetustà rispetto alla situazione turistica attuale, che un'Elba, famosa nel mondo per ambiente e storia, e soprattutto Portoferraio potrebbero risolvere le criticità che negli ultimi anni si sono evidenziate.
Giada Lottini