La seconda Passeggiata invernale dei profumi ha decretato un successo crescente dell’iniziativa di Legambiente realizzata in collaborazione con Acqua dell’Elba, Pro Loco di Marciana Marina e Parco Nazionale dell’Arcipelago Toscano: più di 70 persone si sono presentate il 12 gennaio, sfidando una tersa ma pungente mattina, al Moletto del Pesce di Marciana Marina per affrontare l’anello di circa 7 Km – per molti del tutto o in parte sconosciuto – che da Marciana Marina risale Val di Cappone, per poi raggiungere La Conca (Maciarello) ridiscendere alla Cala e ritornare alla Marina.
Una camminata lenta, punteggiata di soste, racconti e aneddoti, che ha portato gli escursionisti a riscoprire la bellezza e i secoli di fatica umana che hanno plasmato Val di Cappone con in suoi minuziosi muretti a secco a difesa e sostegno di orti e vigne ornai scomparsi e le Vigne dello Zega, dove la sosta è stata l’occasione per rendere omaggio alla memoria di Giovanni Petri – recentemente scomparso – e Mario Mazzantini che quel luogo magico lo hanno custodito e salvato negli ultimi anni della loro vita.
Altra sosta alle Quattro Vie, scavate nel caolino affiorante e che ancora esistono grazie alla battaglia di Legambiente negli anni ’90 – sostenuta dai comuni di Marciana Marina e Marciana – per evitare la realizzazione di una miniera a cielo aperto che da Marciana avrebbe dovuto discendere fino alla Cala.
Poi un agevole sentiero ha portato i trekker slow fino, lungo l’antica strada del vino, fino al cosiddetto “pontino romano” e alla sua magnifica cascata dove vivono le raganelle grigie: un arco di mattoni che sfida la gravità e il tempo dove la cascata precipita, trasformandosi subito dopo in un laghetto dove fanno il bagno i cinghiali.
Raggiunta la Conca, una rapida e ripida discesa ha portato nuovamente gli escursionisti ad attraversare il fosso della Cala ornato da grandi esemplari di Osmunda regalis, la felce primitiva che divideva l’entica Terra con i dinosauri, per raggiungere la Cala dove, sugli scogli bagnati dalle onde e da un tiepido sole, i camminatori hanno consumato un meritato pranzo al sacco, La spiaggia della Cala ha riservato anche una graditissima sorpresa: dopo le denunce di Legambiente – sostenute dalla Pro Loco – è stata bonificata la vera e propria discarica di rifiuti, vecchie barche e pericolose tettoie di lamiera e la spiaggia è finalmente ordinata e pulita. Anche per questo, per ringraziare il Comune di Marciana Marina e la Capitaneria di Porto dell’intervento di bonifica, i trekkers, prima di andarsene, hanno ripulito la spiaggia dai – fortunatamente pochi – rifiuti portati dal mare.
La risalita verso Marciana Marina ha costeggiato la spiaggetta – resa inaccessibile da privati - della Baronessa (che apparteneva alla famiglia reale olandese) e poi il magnifico sentiero costiero della Cala che qualcuno avrebbe voluto trasformare in una strada carrabile. Altra sosta, ormai diventata obbligatoria, al belvedere di Punta della Madonna da dove, nonostante il polveroso sole di gennaio, lo sguardo spaziava fino alla Corsica e Gorgona. E poi tutti giù tranquilli lungo la strada asfaltata, scambiandosi chiacchiere e impressioni fino alla Torre di Marciana Marina, pe un meritato caffè o per, come hanno fatto in diversi/e, iscriversi o ri-iscriversi a Legambiente.
Il prossimo appuntamento – richiesto a furor di popolo – sarà probabilmente la Festa d’inverno di Legambiente: la data è ancora da definire ma il luogo sembra certo Fonte di Zeno, l’antica fattoria nascosta tra castagni e lecci tra Poggio e Lavacchio, recentemente restaurata e trasformata in uno dei posti più belli, nascosti e sorprendenti dell’Isola d’Elba.
Legambiente ringrazia tutti e tutte: alla prossima.