Il progetto Monitoraggio Attivo Congiunto Urbano – Marittimo del rumore (Mon Acumen), coordinato dall’Autorità di Sistema portuale del mar Tirreno Settentrionale che gestisce i porti di Livorno, Piombino, Portoferraio Rio Marina e Capraia, che coinvolge anche l’Autorità di Sistema portuale del mar di Sardegna, l’Autorità di Sistema Portuale del Mar Ligure Orientale, l’Università degli studi di Genova, l’Agenzia Regionale per la protezione Ambientale Toscana e la Chambre de commerce et de l’industrie di Bastia e ha l’obiettivo di ridurre l’impatto acustico nei porti commerciali dell’area di cooperazione dell’Interreg Marittimo – IT FR – Maritime, le province di Livorno, La Spezia, Cagliari e Bastia.
Mon Acumen, con un bilancio di 1.830.050 euro, finanziato dall’Interreg e coperto all’85% dal Fondo europeo di sviluppo regionale (Fesr), affronta il tema della pianificazione e del controllo acustico nei porti commerciali, come richiesto dalla Direttiva 2002/49/CE, con lo scopo di: «sviluppare nei porti del sistema una comune metodologia di analisi della descrizione acustica e del rilevamento del rumore portuale; ottenere una progettazione condivisa dei sistemi di monitoraggio, attraverso la progettazione e la predisposizione di sistemi di rilevamento acustico delle maggiori sorgenti sonore in porto con l’utilizzo di sensoristica dedicata e software di monitoraggio interoperabili, sostenibili e certificati; realizzare una raccolta e verifica unitaria delle informazioni necessarie per ottenere, confrontare e classificare dati sul rumore in porto per aggiornare la pianificazione portuale, comunale e provinciale e, nel futuro, predisporre interventi di risanamento e pianificazione dei trasporti».
I partner del progetto sottolineano che «Il rumore generato dalle infrastrutture portuali, infatti, impatta quotidianamente sulla vita di migliaia di persone nell’area di programma. La presenza di aree portuali operative 24H genera un notevole disturbo ai quartieri residenziali circostanti, spesso a pochi passi dalle sorgenti di rumore rilevanti. Il valore aggiunto di Mon Acumen consiste nel fatto che permette, non solo di progettare e predisporre sistemi di rilevamento acustico conformi agli standard nazionali ed europei, ma anche di confrontare e classificare i dati in informazioni utili per la politica dei trasporti sia in Italia che in Francia. Infatti, per ottenere una pianificazione portuale efficace, è sorta la necessità di un’attività, condivisa con gli altri porti del sistema, di monitoraggio acustico e del rumore per quanto riguarda le operazioni portuali».
Il 25 febbraio 2021 a Livorno si terrà l’evento del progetto e Mon Acumen dovrà produrre di cartografie acustiche aggiornate e affidabili per la programmazione e lo sviluppo portuale e al Sistema Nazionale per la protezione dell’ambiente spiegano che «Le cartografie acustiche riportano i livelli di rumore rilevati durante il giorno, la sera e di notte, permettendo di evidenziare le aree a maggiore criticità e i luoghi soggetti a superamento dei livelli consentiti di rumore della classificazione acustica. I soggetti decisori e la cittadinanza sapranno comprendere meglio il fenomeno, cosa che permetterà in seguito di collocare la rete di monitoraggio in continuo per il rilevamento costante delle emissioni acustiche più importanti dei porti coinvolti (Livorno, Piombino, Portoferraio, La Spezia, Bastia e Cagliari). Sotto questo profilo, risulta decisiva la possibilità di modellizzare le sorgenti di rumore acustico e rendere le informazioni storicizzate e consultabili su piattaforme di monitoraggio standard ed interoperabili, consentendo così sinergie e scambio di dati omogenei fra i porti dell’area di cooperazione nella comune sfida del contrasto al rumore. La strutturazione di un modulo di rilevamento acustico, che ad esempio sarà integrato per i porti dell’Autorità di Sistema portuale del Mar Tirreno settentrionale con la piattaforma di monitoraggio e controllo MONICA (Monitoring and Control Architecture), costituisce pertanto un tassello di un più ampio mosaico di controllo dei processi portuali e verifica del rispetto degli obiettivi di sostenibilità ambientale degli scali marittimi».
Quindi, Mon Acumen avvantaggia i porti, le città circostanti ma anche le Regioni in fase di aggiornamento della mappatura classica e contribuisce a colmare un gap conoscitivo e di conoscenza del fenomeno del rumore portuale, cosa necessaria se si vuole davvero mitigare gli effetti di una fonte di inquinamento particolarmente impattante per i centri urbani e per i cittadini.
greenreport.it