Il distanziamento fisico imposto tra le persone dall’emergenza COVID-19 ha accelerato l’utilizzo di soluzioni tecnologiche che garantiscono le funzioni relazionali delle persone in qualsiasi luogo esse si trovino.
Queste applicazioni in rete che continueranno ad essere utilizzate anche dopo la crisi sanitaria sono utilizzate ad esempio per:
-la comunicazione interpersonale e di gruppo (chat e videoconferenze),
-il lavoro agile (o smart working) o lavoro remoto,
-la didattica a distanza,
-la telemedicina,
-le ricette mediche online,
-l’acquisto online di beni e servizi,
-le funzioni bancarie (online banking),
-l’accesso ai servizi della pubblica amministrazione,
-lo svolgimento delle sedute degli organi amministrativi, …
Il risultato è minore necessità di mobilità, con riduzione delle ore perse nel traffico e dell’inquinamento, e la possibilità di trasferisi in un luogo più attraente.
Le persone possono svolgere le loro funzioni relazionali utilizzando queste applicazioni in qualsiasi luogo esse si trovino: dalla propria abitazione o da un altro luogo scelto per migliorare la propria qualità della vita.
Un turista stanziale, o un nuovo residente, presente su un territorio tutto l’anno (52 settimane) può generare la domanda di servizi paragonabile a quella di 52 turisti presenti ciascuno una settimana all’anno.
Un territorio come l’isola d’Elba in questo momento di crisi del turismo di svago può essere la destinazione di un turismo stanziale proponendo come attrattore la qualità dei servizi (mobilità, sanitari, culturali, ambientali) oltre all’accesso performante alla rete internet.
Molto c’è da fare per questo conseguire questo obiettivo ma certamente il miglioramento della qualità dei servizi sul territorio ha effetti diretti anche su tutta la popolazione residente.
Paolo Gasparri