Si diceva che dopo l’epidemia di Covid-19 ne saremmo usciti meglio, ma chi ha abbandonato una grossa bombola del gas "confezionata" in un sacco di plastica in un bosco a due passi dal confine del Parco Nazionale dell’Arcipelago Toscano deve avere uno strano concetto di "meglio".
Lo strano ritrovamento è stato fatto da un’escursionista – e prontamente segnalato a Legambiente Arcipelago Toscano – lungo la strada del Lavacchio, che fa da confine tra i comuni di Marciana Marina e Marciana, sotto strada dal lato di Marciana Marina, dove comincia la linea elettrica dell’Enel.
E’ la prima volta che, tra i purtroppo molti abbandoni di bombole del gas abbandonate nei boschi, se ne trova una insaccata quasi a proteggerla dal coronavirus.
Il gesto è ancora più sconsiderato per il fatto che, oltre ad aver abbandonato rifiuti in un’area vicino alla Madonna del Buon Consiglio e sempre più meta di turismo escursionistico – purtroppo punteggiata di micro e medie discariche (spesso di materiale edile) più volte segnalate da Legambiente – sarebbe stato molto più facile chiamare l’Esa o conferire la bombola confezionata – ma anche "nature" – al centro rifiuti di Marciana Marina.
Legambiente Arcipelago Toscano chiede al Comune di Marciana Marina e ad Esa di intervenire per rimuovere quello che sembra uno sconcio scherzo di cattivo gusto e si rende disponibile fin d’ora per organizzare insieme ai due Comuni di Marciana e Marciana Marina, magari in occasione di puliamo il Mondo, una giornata di volontariato cittadino per ripulire la strada del Lavacchio.