1 giugno 2020, ore 20,00 circa, una delle pagine più mediocri e penose del recente giornalismo nostrano, certo non la prima e non l'ultima, sull'informazione mainstream, sul delicato tema dei gravi rischi a cui stiamo andando incontro con l'introduzione a livello globale della connettività di nuova generazione 5G e dell'internet delle cose, da terra e dal cielo.
Come altre volte la trasmissione di attualità, politica, economia e scienza “Zapping” di Radio Rai 1 ha fra gli interventi in programma uno centrato a screditare le tesi precauzioniste circa l'introduzione del 5G, come altre volte non è previsto un contraddittorio da parte di scienziati del fronte precauzionista, come altre volte il conduttore (di cui per umana pietà non farò il nome) spara a zero domandandosi e domandando allo “scienziato” invitato come sia possibile che nel 2020 vi siano circa 200 Comuni (prima bugia e prime omissioni) in Italia che si sono schierati contro il 5G anche contro gli interessi dei propri territori e dei propri cittadini (seconda colossale bugia).
Questi i punti salienti dell'intervento dello scienziato, un fisico nucleare, intervenuto a “far giustizia” dello spirito antiscientifico che a suo dire alberga nell'animo di quegli incivili ed anti-progresso dei precauzionisti, cioè di chi invoca il Principio di Precauzione nell'introduzione del 5G, Principio invocato e raccomandato, a proposito della diffusione delle tecnologie wireless , con la delibera n. 1815 del 2011 dal Consiglio d'Europa agli Stati Membri.
Le radiazioni non-ionizzanti non hanno alcun effetto biologico non-termico sulla materia vivente. Di sicuro non possiamo neanche lontanamente paragonare l'azione di queste radiazioni a quella delle radiazioni ionizzanti.
Contraddittorio: sicuramente l'azione delle radiazioni ionizzanti (Hiroshima, Chernobyl, ecc.) è molto più rapida e quindi più incisiva ed eclatante per ragioni e meccanismi fisici su cui non staremo qua a dilungarci, ma i risultati di 2-3 decenni di studi e ricerche hanno provato che effetti non-termici da radiazioni non-ionizzanti ci sono, eccome, e che alla fine il risultato dell'azione di queste radiazioni sulla materia vivente, seppur più diluito nel tempo, è uguale a quello delle radiazioni ionizzanti, includendo quindi anche l'insorgenza di patologie tumorali, di anomalie e disfunzioni nel sistema immunitario, endocrino, riproduttivo (nella spermatogenesi in particolare), nervoso e disturbi del comportamento e dell'attenzione, negli umani, negli animali e nei vegetali; particolarmente gravido di conseguenze potrebbe risultare il disturbo indotto dalle tecnologie wireless, fra cui il 5G, sul comportamento di insetti impollinatori come le Api. Fra i vari lavori, eclatante è quello effettuato da 2 scienziati russi nel 2012 sulla comparazione degli effetti biologici su bulbi di Allium Cepa provocati sia da radiazioni ionizzanti che da radiazioni non–ionizzanti emesse da un cellulare GSM900, mod. Sony Erickson K550i. Alcuni di questi bulbi sono stati esposti alle radiazioni del cellulare fino a 9 ore mentre un gruppo di controllo è stato esposto alle micidiali radiazioni di Plutonio-239 per 20 minuti; alla fine gli effetti, in termini di danneggiamento del DNA, anomalie dei cromosomi e della mitosi cellulare nei due gruppi, sono risultati praticamente sovrapponibili, in alcuni casi più pronunciati nel gruppo irradiato dal cellulare. Al seguente link lo studio in oggetto:
Secondo il nostro “scienziato”, incoraggiato ed assecondato in questo dal conduttore innominato, il Movimento No 5G si basa sull'ignoranza e la mancanza di spirito scientifico. Inoltre la riluttanza di circa 200 Comuni in Italia circa l'introduzione del 5G va contro l'interesse dei cittadini.
Contraddittorio. il Movimento 5G nasce grazie ai risultati di 20–30 anni di ricerche e studi di eminenti scienziati indipendenti, in Italia e all'estero. Nel 2018 più di 200 scienziati a livello internazionale (fra cui biologi, medici, fisici ed astrofisici) hanno redatto e inviato un appello all'ONU e ad altri enti per una moratoria del 5G e dell'internet dallo Spazio. I Comuni in Italia schierati contro il 5G sono circa 500 (e non 200) e le relative ordinanze sono state emesse tenendo conto della letteratura scientifica disponibile al riguardo e della protesta NO 5G partita proprio dai cittadini di quei Comuni. Per la stessa ragione la Regione Marche ha deliberato una moratoria dall'introduzione del 5G in quel territorio, così come la Svizzera (che pure aveva iniziato ad introdurlo) e la Slovenia e 300 Comuni almeno negli Stati Uniti.
Gli organismi viventi sono abituati a vivere in un Campo di forze naturali, il Fondo o Ambiente Elettromagnetico Naturale. Siamo abituati alla luce del Sole e i nostri tessuti sono perciò perfettamente in grado di ripararsi da soli, per cui le frequenze utilizzate dalle tecnologie wireless e dal 5G non possono arrecare danno.
Contraddittorio. Provate voi a stare in piena estate per 12 ore tutti i giorni, nudi, sotto il Sole, poi vediamo cosa succedeI. Ma questo non ci interessa. Il Fondo Eettromagnetico Naturale, appunto, è una componente fondamentale per la tenuta della biosfera ed è il campo di forze in cui gli organismi viventi, quali entità bio-elettriche, sono nati, si sono evoluti e al quale si sono adattati nell'arco di 3,5 miliardi di anni. Il valore del Campo elettrico naturale nella regione delle alte frequenze, quelle che ci interessano, è di 194 microVolt/metro. La potenza di irradiazione da tecnologie wireless oggi in Italia, è di 6V/m ma in alcuni punti caldi si misurano anche 20V/m (paese di Guadagnolo o nei pressi di Monte Cavo, Comune di Rocca di Papa), cioè più di centomila volte il campo elettrico naturale. A tutto si aggiunga che le compagnie di connettività mobile spingono per l'innalzamento dei valori di irradiazione fino a 61 V/m, più funzionali agli usi del 5G e dell'internet delle cose. Stesso discorso per il campi magnetici artificiali che hanno valori da decine di migliaia a milioni di volte quelli del fondo magnetico naturale. Quindi già ad oggi il Fondo Elettromagnetico Naturale risulta profondamente modificato e anche questo tipo di inquinamento (che di vero e proprio inquinamento trattasi) provoca sempre più effetti biologici e sanitari ancora da valutare in tutta la loro gravità. La soglia attuale dei 6V/m, spalmata come media sulle 24 ore fra l'altro, non è una soglia di sicurezza, essendo questa valutata dalla comunità scientifica fra 0,2 e 0,6V/m,, ma un limite di Legge e quindi, come tale, un compromesso fra le esigenze di sicurezza e le esigenze delle compagnie , molto ma molto sbilanciato in favore di quest'ultime.
Lo “scienziato” non ha minimamente accennato, appunto, alle richieste pressanti delle Lobbies del settore per innalzare i limiti di Legge dell'irradiazione a 61V/m, grave omissione questa, che si aggiunge e fa il paio con quell'altra circa l'immissione in orbita, tuttora in corso, di n. 60 satelliti artificiali per 2 volte al mese fino al raggiungimento di 50mila satelliti in orbita bassa entro il 2024, allo scopo di implementare il segnale 5G dal cielo e renderlo omnipervadente in tutto il globo 24 ore su 24, 365 giorni all'anno per rendere realtà il “sogno” dell'Internet delle Cose in ogni dove.
L'Ente statunitense per le Telecomunicazioni (Federal Communications Commission) ha rilasciato l'autorizzazione al lancio dei satelliti da parte di SpaceX (Elon Musk) in totale spregio dei vincoli paesaggistici ed ambientali a cui sarebbe sottoposto anche la “risorsa” Cielo, in particolare non si è tenuto minimamente conto del Cielo Notturno quale Patrimonio Mondiale dell'Umanità (UNESCO, 1992). E probabilmente queste autorizzazioni nascondono un colossale conflitto d'interessi essendo i gangli delle società di telecomunicazioni ben infiltrati in tale Ente, come riportato nel libro “Captured Agency, how the FCC is dominated by the industries it presumably regulates”, libro edito da Center for ethics “Edomnd J. Safra” presso la prestigiosa Università di Harvard.
Oltre a sfregiare la visione naturale della Volta Celeste, già oggi le strisciate lasciate dai satelliti artificiali sulle foto a lunga posa di porzioni del cielo notturno sono eclatanti e a quota 12mila satelliti (fra il 2021 ed il 2022) praticamente non sarà più possibile fare ricerca astronomica e radioastronomica da Terra. Fra le varie branche vi è la ricerca di corpi minori del Sistema Solare - Asteroidi, Comete, Meteoriti - in potenziale rotta di collisione con la Terra, appunto.
Simulazioni sulle foto del cielo stellato per 500, 12mila e 42mila satelliti sono state effettuate dall'astrofisico INAF, Dr. Stefano Gallozzi, in prima linea nella lotta a questo vero e proprio crimine contro l'Umanità e primo firmatario di una petizione che ha raccolto 2000 adesioni da parte di astronomi professionisti di tutto il globo che ha portato ad un'azione legale, in corso, contro SpaceX e FCC, nei tribunali americani. Al seguente link le simulazioni (solo per cuori e stomaci forti): https://cielobuio.org/gli-astronomi-e-la-sindrome-dello-struzzo/?fbclid=IwAR0Sq20TvKwcEaOUZ4rf6hfDOu_tgAJCmGsaN1gxywblGu0bzUO1OshxKdQ
Ancora, il segnale dal cielo, alle frequenze e potenze d'itrradiazione previste (si parla anche di 71V/m), secondo il biofisico e matematico Prof. Livio Giuliani, potrebbero contribuire sostanzialmente all'innalzamento delle temperature e al cambiamento climatico già in atto, insieme all'enorme dispendio energetico per far funzionare 5G ed Internet delle Cose, con buona pace di Greta e dei giovani di Friday For Future (ai quali, peraltro, non sembra interessi molto tutta la questione).
Mi sovviene la storiella di quella giovane francese che un giorno, agli albori del turimo elbano, si recò da un contadino, in quel di Pomonte, chiedendogli di poter fare un giro sul di lui somarello. La giovane quella mattina si dimenticò di indossare le mutande e, in gonnella, si apprestava a montare il docile quadrupede quando realizzò tale dimenticanza. Oramai era troppo tardi e, nell'accorgersi che il contadino aveva notato la nudità dei gioielli di famiglia, cercò di distrarre l'attenzione dello stesso, dirottandola sulla di lei abilità nel montare sul dorso dell'animale ed esclamando: “Signore, ha visto che Agilitè?” Al che il sagace Pomontinco, per niente turbato né tantomeno distratto, osservò serio: “Mah, da noi si chiama Topa” (pronuncia con la O chiusa)
Ecco, se proprio l'intenzione di taluni giornalisti e sedicenti scienziati insieme al padroncino di turno, è quella di non farcela vedere, si ricordino almeno di farle indossare le mutande, possibilmente pulite.
Andrea Isolani
https://www.isde.it/wp-content/uploads/2019/09/Rapporto-indipendente-isde_ec-sui-campi-elettromagnetici-1.pdf
Caro Andrea
Credo che la Terra sia sferica, che il fuoco bruci e l'acqua bagni, non credo nei complotti internazionali di BigFarma, nelle scie chimiche; sono convinto che i vaccini abbiano salvato miliardi di esseri umani da invalidità e morte, che nella Bibbia, su cui giurano i testimoni nei telefilm americani, siano scritte parecchie favate dettate dall'ignoranza dei tempi, non credo che alieni (di cui pure nel senso di manifestazioni di vita diverse dalla nostra, è statisticamente probabile l'esistenza) abbiano visitato la Terra, né che mai lo faranno, non credo che i 5G friggano i cervelli, né che qualcuno voglia iniettarci microchip sottocutanei per trasformarci in automi, non credo in niente che la scienza e la fisica newtoniana, relativista o quantistica non abbiano già spiegato o dimostrato. In altri termini non sono d'accordo con mezzo rigo di quello che scrivi, e sono portato a pensare che i tuoi supposti "argomenti" siano delle farneticazioni, in perfetta buona fede, ma farneticazioni. Faccio il giornalista, ragiono per quel che posso con la mia zucca e non mi permetto di sbeffeggiare la scienza "ufficiale". Io non so quali siano le tue competenze scientifiche, ma se si limitano al past© di roba rinvenuta in quel calderone di (anche) schifezze che è il WEB, non credo tu abbia titoli per dare di "sedicenti scienziati" a persone che magari si fanno un culo come una capanna a far ricerca, guadagnando meno di te e di me.
Tutto ciò premesso, ti chiederai perché abbia pubblicato il "pippettone" che hai inviato. Vedi Andrea, al contrario dei tuoi ispiratori, credo nella tolleranza, convinto che, magari per aggiustamenti e correzioni, prima o poi la scienza e la vita conducano a convincere gli umani di cosa è realtà e cosa sono "palle spaziali", leggende, superstizioni ammantate di "scienza", e data per acquisita una realtà ci si metta un pietrone sopra.
Chiamami pure "penoso giornalista" (ma guarda che pure per fare questo mestiere, un po' di competenze professionali che ti mancano, occorre averle)