Lo scorso 29 aprile la Comunità Europea sotto la pressione di numerose associazioni ambientaliste, del mondo scientifico e di normali cittadini che hanno agito attraverso i social network si è espressa per il divieto dell'utilizzo dei pesticidi neo-nicotinoidi, riconosciuti come principali responsabili della decimazione degli apiari.
La moratoria, che deve essere ancora resa operativa dalla Commissione Europea, entrerà in vigore dal 31 dicembre di questo anno e per 2 anni a seguire, ed è stata approvata con il voto favorevole della maggioranza dei paesi (tra cui non figurava l'Italia, che ha votato contro), nonostante le pressioni lobbistiche delle multinazionali della chimica Bayer e Syngenta, principali produttrici di questi pesticidi, utilizzati in agricoltura per trattare le sementi, e nel nostro paese, per la disinfestazione del terreno e per il trattamento fogliare.
E' importante, afferma il WWF, che la popolazione sia correttamente informata su questa notizia e sulle sue implicazioni. La moratoria è stata ottenuta attraverso una generale mobilitazione di cittadini, ma al di là della tempistica sulla sua entrata in vigore tutti devono essere informati sulla necessità di non acquistare prodotti che contengano nicotinoidi i cui principi attivi sono essenzialmente tre: Clothianidin, Imidacloprid e Thiametoxam.
Altri prodotti, per i quali per il momento la Comunità Europea non si è espressa, sono stati ritenuti da diversi studi scientifici, altrettanto responsabili di gravi anomalie nel metabolismo delle api, tali da causarne la morte (i principi attivi incriminati sono fipronil e clorpirifos di BASF, cipermetrina e deltametrina, prodotti da diverse aziende).
Quindi, per prima cosa, sottolinea il WWF, leggere bene l'etichetta e astenersi dall'utilizzare tali prodotti, ricorrendo a pratiche agricole sostenibili quali quelle della agricoltura biologica o della lotta integrata che sull'Elba dovrebbero trovare vantaggi anche per la presenza di una importante area protetta. Difatti all'Elba le attività legate all'allevamento delle api sia a livello professionista che amatoriale, negli ultimi anni, hanno fortemente risentito della decimazione degli apiari determinata da quello che viene definito “collasso dell'alveare”, un improvviso indebolimento legato agli effetti metabolici e depressivi sul sistema immunitario di questi piccoli insetti causato dai pesticidi nicotinoidi che comportano una riduzione della popolazione delle api nell'alveare e un loro azzeramento nel giro di pochi giorni.
L'effetto sulle api, sottolinea il WWF è quello più immediatamente percepibile perché questi insetti vengono allevati dall'uomo; non si conosce l'entità del danno causato anche ad altri insetti utili quali le coccinelle ad esempio, o gli insetti pronubi, responsabili dell'impollinazione, ma è certo che ci sono effetti rilevanti anche su queste specie.
Ci auguriamo – afferma il WWF – che la moratoria sia il preludio alla definitiva eliminazione dal commercio di questi prodotti, possibile se ne verrà cessato l'utilizzo da parte degli agricoltori: senza domanda si fermerà anche l'offerta. Stimolando comportamenti consapevoli ed ecocompatibili nel fare agricoltura, si può far sì che che le multinazionali non trovino più alcuna convenienza nel commercio di questi prodotti.
WWF ELBA CAPRAIA