L’Agenzia regionale per la protezione ambientale della Toscana (Arpat) ha reso noto che «Negli ultimi giorni, tra Baratti, Bibbona e San Vincenzo, sono state ritrovate tre piccole tartarughe marine Caretta caretta. Si tratta di tre esemplari veramente piccoli, di circa 7 cm di carapace per un peso medio di circa 66 grammi.
Queste piccole tartarughe, tutte vive e tutte appartenenti alla specie Caretta caretta, apparivano in situazioni critiche. Quasi sicuramente il mare mosso di questi giorni le ha buttate sulla spiaggia dove, piuttosto debilitate, non sono state più in grado di riprendere il largo. Grazie alle segnalazioni dei cittadini arrivate al Settore Mare di ARPAT tramite l’Associazione Tartamare, che collabora nella rete dell’Osservatorio Toscano per la Biodiverdità della Regione Toscana e alla operatività della Capitaneria di Porto di Piombino, gli esemplari sono stati trasportati presso il centro di recupero che ha sede all’Acquario di Livorno dove sono stati presi in cura dai biologi e prontamente esaminati dai veterinari.
Come sempre all’arrivo presso il Centro di Recupero e Riabilitazione per Tartarughe dell’Acquario di Livorno, lo staff acquariologico e veterinario si è messo subito al lavoro per verificare le condizioni di salute degli animali e prendersene cura, dedicando loro gli spazi tecnici acquariologici, lontani dal pubblico, così che possano starsene tranquille. Subito all’arrivo, sono stati fatti tutti gli esami veterinari e di laboratorio, sulla base dei risultati di questi esami si potrà fare una diagnosi più precisa dello stato di salute di questi esemplari. Obiettivo di Costa Edutainment S.p.A. che gestisce l’Acquario di Livorno – Centro di Recupero e Riabilitazione per tartarughe – è di mettere il massimo impegno nel consentire a questi esemplari di recuperare un buon stato di salute per tornare quanto prima in mare».
All’Arpat fanno notare che «Prima di questi ultimi anni non si erano mai osservate tartarughe Caretta caretta di così piccole dimensioni spiaggiarsi lungo le coste toscane. Presumibilmente questi esemplari sono nati in Toscana durante la scorsa stagione riproduttiva giugno-ottobre 2020 ma solo l’analisi genetica potrebbe darci informazioni».
Ben 4 esemplari sono stati recuperati dall’Acquario, 3 in un solo giorno: Baratti 8 febbraio 2021: lunghezza totale 10 cm; lunghezza carapace 7 cm: larghezza carapace 6,5 cm; peso 70,6 g, presumibilmente di età inferiore all’anno. Bibbona 11 febbraio 2021: lunghezza totale 10 cm; lunghezza carapace 6,5 cm; larghezza carapace 6 cm: peso 53,7 g; presumibilmente di età inferiore all’anno, rinvenuta presso lo stabilimento “Jolly Beach” di Marina di Bibbona. San Vincenzo 11 febbraio 2021: lunghezza totale 10,7 cm; lunghezza carapace 7,2 cm; larghezza carapace 7,2 cm, peso 75,2 g; presumibilmente di età inferiore all’anno, rinvenuta presso lo stabilimento ” La Conchiglia” di San Vincenzo; Sempre l’11 febbraio la Capitaneria di Porto, Delegazione di spiaggia di San Vincenzo, era intervenuta su segnalazione di alcuni cittadini presso lo stabilimento La Perla del Mare, per soccorrere una tartaruga Caretta caretta spiaggiata che era rimasta impigliata in una cima di nylon completamente sfilacciata e strettamente avvolta attorno alla pinna anteriore sinistra. Anche questo esemplare, più grande dei precedenti – lunghezza totale 45 cm; lunghezza carapace 34 cm; larghezza carapace 31 cm; peso 4,419 kg – presumibilmente di circa 4 anni di età, è stato trasportato presso l’Acquario di Livorno per un periodo di osservazione e cure prima del rilascio in mare.
Anche il 26 gennaio era arrivata una segnalazione di un analogo esemplare ritrovato vivo sulla spiaggia in centro a Porto Santo Stefano; in quel caso però la tartaruga è stata subito rimessa in mare l’Arpat dispone solo di una foto, nessuna misura o peso è stato rilevato, ma è stato stimato che la lunghezza del carapace fosse di 10 cm.
Il 30 di gennaio era stata ritrovata un’altra tartaruga di queste dimensioni alla spiaggia del Sale a Livorno, ma l’esemplare era morto da alcuni giorni. È stato recuperato, misurato e pesato e si è provveduto a campionare un pezzettino di pinna per le analisi genetiche.
I ricercatori dell’Arpat evidenziano che «Questi esemplari, infatti, sono presumibilmente nati in Toscana durante la scorsa stagione riproduttiva giugno-ottobre 2020; il materiale dei nidi toscani della scorsa stagione riproduttiva era stato campionato poiché erano state trovate alcune uova con embrioni non completamente sviluppati e solo l’analisi genetica, che sarà eseguita dal Dipartimento di Biologia dell’Università di Firenze, potrebbe darci informazioni per verificare l’eventuale “grado di parentela” con le tartarughe ritrovate in questi giorni. Prima di questi ultimi anni non si erano mai osservate tartarughe Caretta caretta di così piccole dimensioni spiaggiarsi lungo le nostre coste toscane; prima del 2013, infatti, nessun evento di nidificazione era mai stato registrato per la nostra regione».
Nel 2018 e nel 2020 altri due piccoli esemplari morti erano stati recuperati e campionati all’Isola d’Elba. A Portoferraio il 16 gennaio 2018: lunghezza totale 10,5 cm; lunghezza carapace 7,5 cm; larghezza carapace 5,8 cm; peso 76 g. Si trattava di un animale morto, molto disidratato e col cranio parzialmente rottoi e che è stato conservato in alcool. A Rio Marina l’11 gennaio 2020: lunghezza totale 10,8 cm; lunghezza carapace 7,5 cm; larghezza carapace 7,2 cm; peso 29,7 g (eviscerato). La tartarughina era stata troivata morta a Cala Seregola, campionata ed analizzata dai veterinari IZSLT sez. di Pisa; conservata in alcool.
Arpat ricorda ai cittadini che dovessero trovare una tartaruga marina spiaggiata di chiamare sempre la Capitaneria di Porto 1530 che attiva prontamente il personale esperto della rete dell’Osservatorio Toscano per la Biodiversità di Regione Toscana.