Parla anche dell’Isola d’Elba il Rapporto Cave 2021 di Legambiente, realizzato con il contributo di Fassa Bortolo, presentato oggi dalle 15 alle 17 da Gabriele Nanni, ufficio Clima Legambiente, sulle pagine Facebook di Legambiente e La Nuova Ecologia e legambiente.it e lanuovaecologia.it, con la partecipazione di Paolo Fassa, presidente Fassa srl, Diego Carrara, direttore Acer Ferrara, Lorenzo Bellicini, direttore Cresme, Rossella Muroni, vicepresidente Commissione Ambiente della Camera, Laura D’Aprile, direttore DG Economia circolare del Ministero della Transizione ecologica, Paolo Barberi, presidente Anpar e FISE Unicircular, Ermete Realacci, presidente Fondazione Symbola, Piero Petrucco, vicepresidente ANCE, con il coordinamento di Edoardo Zanchini, vicepresidente Legambiente.
Ecco cosa si legge a pagina 73 del Rapporto Cave:
Lo scempio della miniera sull’Isola d’Elba
Clamoroso quanto successo nel Settembre scorso all’Isola d’Elba. Sono infatti iniziati i lavori per l’ampliamento della miniera Eurit della Crocetta, con la tecnica estremamente impattante del “mountain top removal”, ossia eliminando la cima di una montagna, in questo caso di enorme valore panoramico e paesaggistico. La distruzione della collina che sovrasta Lido di Capoliveri e Porto Azzurro, avrà un fortissimo impatto paesaggistico anche su Portoferraio e Capoliveri, tanto che era stata negata la valutazione di incidenza. Un’escavo ed un ampliamento a cielo aperto che avviene mentre le ferite della miniera del Buraccio restano aperte in attesa di un vero ripristino ambientale. La rimozione della cima distruggerà anche parte della rete sentieristica, oltre a portare un pesantissimo impatto sull’ambiente, la biodiversità, l’assetto idrogeologico e le aziende agricole e turistiche dell’area.