E’ stata, come nello stile di Legambiente, una cerimonia semplice e concreta, quella dell’intitolazione dell’Aula VerdeBlu di Mola a Giovanna Neri, un’iniziativa che sarebbe piaciuta molto all’insegnante e ambientalista scomparsa qualche mese fa e che è stata tra le fondatrici del circolo di Legambiente Arcipelago Toscano e grande amica di diversamente Marinai e del Parco Nazionale Arcipelago Toscano.
Una serata fatta di passi tra la Mola che sta rinascendo, tra i germani reali e le anatre mute ormai abituati a questi nuovi vicini, mente a fine estate l’area umida recuperata dal parco si sta ripopolando di rari uccelli migratori e nei giorni scorsi ha fatto la sua eccezionale comparsa un giovane svasso, una specie mai segnalata prima nella zona.
Una serata fatta di educazione ambientale per bimbi/e e ragazzi/e in quello che è ormai diventato, e vuole diventare sempre di più, un punto di riferimento per le scuole elbane e continentali per conoscere la biodiversità magnifica e sconosciuta di una delle tre ultime aree umide dell’Arcipelago Toscano.
Una serata che si è conclusa con un workshop sui 25 anni del Parco Nazionale dell’Arcipelago Toscano che si è trasformato in un momento di confronto sul rapporto tra ambientalismo, aree protette e altre amministrazioni e sul futuro di Mola e delle Isole coordinato dal Direttore del Parco Nazionale Maurizio Burlando.
In rappresentanza del Comune di Capoliveri, Chiara Ridi ha confermato l’interesse per la Zona umida di Mola e per le attività di educazione ambientale che vi si svolgono, auspicando che diventi uno dei centri di conoscenza e di legame tra le giovani generazioni e la biodiversità.
Il presidente del Parco e di Federparchi, Giampiero Sammuri ha ricordato le iniziative fatte in 25 anni con Legambiente e le altre Associazioni e riconosciuto il ruolo di stimolo e pungolo continuo del Cigno Verde che, però, non ha mai smesso di collaborare fattivamente col Parco, così come ha fatto Diversamente Marinai. Sammuri ha ricordato che il recupero di Mola è appena iniziato, ma sta già dando i suoi frutti ambientali ed educativi.
Il presidente Nazionale di Legambiente, Stefano Ciafani, ha ringraziato lo storico circolo dell’Arcipelago Toscano per il grande lavoro fatto e ha ricordato la stretta collaborazione instaurata in questi anni con Diversamente Marinai, Poi ha tracciato un quadro dei compiti difficili che aspettano il mondo ambientalista e dei Parchi per affrontare il riscaldamento globale e la crisi della biodiversità e ha detto che la rinascita di Mola può essere un esempio di come affrontare con fiducia e condivisione questo futuro difficile ma pieno di opportunità.
Il vicepresidente del PNAT, Stefano Feri, ha ricordato gli esordi difficili del Parco all’Elba, Giglio e Capraia e ha evidenziato anche quanto – anche grazie a Legambiente e iniziative come Vele Spiegate con Diversamente Marinai – sia cambiata nella percezione della gente, l’idea del Parco visto come solo divieti e come anche Amministrazioni comunali prima ostili collaborino col Parco insieme alla società civile.
Antonio Nicoletti, responsabile nazionale parchi e biodiversità di Legambiente, ha ricordato le sfide nazionali che aspettano gli ambientalisti e i Parchi e ha evidenziato che la rete mondiale di salvaguardia della biodiversità, che dovrà comprendere il 30% di aree protette a terra e a mare, si costruisce partendo da esempi virtuosi come il recupero di Mola.
Per Diversamente Marinai, Losan Luca Piatti ha confermato la volontà di impegnarsi in nuove iniziative co Legambiente e Parco Nazionale che coniughino inclusione sociale e difesa dell’ambiente e del mare e la nuova casa comune di Mola rappresenta il suggello di questo patto virtuoso.
Umberto Mazzantini, responsabile mare di Legambiente toscana e storico membro del direttivo del Parco Nazionale, ha confermato che con la scadenza del suo mandato considera conclusa la sua esperienza nel PNAT e, dopo aver elogiato la “nuova Legambiente” per quanto è riuscita a fare a Mola e per il cambiamento radicale apportato alle attività del circolo, ha ricordato che, dopo 25 anni di Parco e 39 anni dalla legge sulla difesa del mare resta ancora lo scandalo internazionale della non istituzione dell’Area marina protetta dell’Arcipelago Toscano e che posti come Mola non sono salvati per sempre e che tutto il lavoro di recupero e bonifica fatto verrebbe vanificato se andrà avanti il progetto della grande diga foranea del “porto Sales”. Mazzantini ha evidenziato che Parco, Comuni, imprenditori e ambientalisti dell’Arcipelago Toscano non possono credere che la tempesta climatica e dell’estinzione di massa non colpirà anche l’Elba e le altre isole: «Su rinnovabili, ciclo delle acque, trasporti, nautica sostenibile, bisognerebbe correre ma non stiamo nemmeno camminando» e, per quanto riguarda la biodiversità i Comuni devono passare dalle parole ai fatti e chiedere con forza a Regione e governo l’eradicazione di due specie invasive come cinghiale e muflone che hanno devastato la biodiversità elbana.
La presidente di Legambiente Arcipelago Toscano, Maria Frangioni, ha concluso, ricordando nuovamente Giovanna Neri e dicendo che seguendo il suo esempio, insieme a diversamente Marinai, l’Aula VErdeBlu di Mola diventerà un punto di incontro, aperto a tutti e a chiunque vorrà viverlo, un’area di pace e conoscenza dove Legambiente. Parco e diversamente Marinai condivideranno, con chiunque lo vorrà, la bellezza di un posto rinato e ritrovato e delle creature che lo abitano.