Buongiorno Direttore,
leggendo certe dichiarazioni ho come la sensazione che su quest'isola il tempo passi invano, senza darci modo di porre rimedio ai nostri errori precedenti.
Ho avuto la fortuna di pescare in apnea quando buona parte dell'Elba era come oggi è lo Scoglietto ed ho visto con quanta tolleranza e disinteresse questo patrimonio sia andato distrutto.
Siamo passati dal considerare la ricciola un pesce da poco prezzo ad un pesce raro in pochi anni di stragi immense ed altrettanto immensi arricchimenti di armatori, per merito di regolamenti folli e zero controlli; nessuno che nel frattempo abbia ritenuto utile imporre un limite alle catture od una misura minima; le ricciole sono finite, mangeremo cagni.
Le paranze che hanno distrutto i fondali a pochi metri dalla costa, le catture di tonnellate di pesce in riproduzione, come le orate, cui si aggiungano i comportamenti scorretti di pescatori "sportivi" che tali non sono; tutto è passato e passa sotto silenzio.
Se si volesse porre rimedio, ma non si vuole, la strada dovrebbe essere quella di molteplici aree di protezione biologica che servano da rifugio ed irradiazione del pesce nelle acque circostanti; si dovrebbe istituire il divieto tassativo di pesca a strascico e circuizione entro le 3 miglia da costa indipendentemente dal fondale; istituire una taglia minima per tutti i pesci; controllare il rispetto del divieto di ancoraggio sulle praterie di posidonia ed infine effettuare una vigilanza vera, efficace, rigorosa, di giorno e di notte con sanzioni adeguate.
Tutto ciò incentiverebbe il turismo alieutico che oggi costringe chi fa charter di pesca a portare i clienti a 40/60mg di distanza per consentire qualche cattura concentrando lo sforzo su pochissime aree che presto si desertificheranno come le altre.
Io penso invece che si stia aspettando che la poca gente che ancora pratica la pesca sportiva , smetta definitivamente per mancanza di pesce ed allora scatterà la AMP senza colpo ferire, si attiveranno finanziamenti e poltrone e ci ritroveremo un altro parco inutile in cui sarà tutto vietato a tutti, meno a coloro che di questo disastro sono stati i veri responsabili.
Fabrizio Davoli