Dopo le 17 nate nella notte tra sabato e domenica, stanotte a Morcone, nel comune di Capoliveri, all’Isola d’Elba, sono nate altre tre tartarughine marine Caretta caretta attese con grande trepidazione fin dal pomeriggio da una piccola folla di turisti e curiosi che si è assiepata lungo la “pista di lancio” ombreggiata realizzata dai volontari di Legambiente arcipelago Toscano sotto la supervisione di Arpat e università di Siena.
Le tartarughine si sono però fatte aspettare: la prima è uscita dal nido alle 21,00; la seconda alle 21,46 e l terza già di lunedì 4 ottobre, alle 1,04.
La prima tartaruga che è uscita, quando è arrivata alla posidonia spiaggiata (i volontari ha ripulito tutto ma non è possibile ripulire tutti i frammenti) si è infilata in un anellino di plastica e si è rovesciata. Isa Tonso, la responsabile dei tartawatcher di Legambiente Arcipelago Toscano, si è infilata i guanti e ha sfilato di dosso alla tartarughina la minuscola trappola, e così il piccolo rettile ha potuto letteralmente tuffarsi in mare, perché lì la posidonia spiaggiata forma uno scalino di 30/40 cm. E’ solo un esempio degli innumerevoli pericoli che dovranno affrontare questi minuscoli esseri per poter sopravvivere e, oltre a quelli naturali, si è aggiunto il più pericoloso di tutti: la plastica scaricata dagli esseri umani in mare.
Intanto i volontari continueranno a presidiare l’area di nidificazione in attesa che Apart e istituto zooprofilattico dichiarino conclusa la schiusa e vengano ad aprire il nido rivelando finalmente, grazie alla conta dei gusci delle uova, quante tartarughine sono nate davvero dal miracoloso nido di Morcone.
Chi volesse dare una mano può chiamare Legambiente Arcipelago Toscano: 3407113722