La carcassa del cetaceo rinvenuta una settimana fa sulla spiaggetta della Lamaia, al confine tra i Comuni di Portoferraio e Marciana, e documentata dalla foto di Umberto Segnini, non è stata ancora rimossa.
Ce ne dà notizia la Dott.sa Micaela Bacchetta del Centro Ricerca Cetacei che ci inviato la nota che riproduciamo qui di seguito:
È con grande dispiacere che vi segnaliamo che il delfino, un esemplare maschio adulto di Tursiope, è tuttora spiaggiato in evidente stato di decomposizione con conseguente problema per la balneazione e la salute pubblica.
Nonostante le varie segnalazioni la carcassa sembra essere stata dimenticata dalle autorità.
Al nostro Centro di ricerca Cetacei pervengono quotidianamente decine di segnalazioni da parte di bagnanti che notano la carcassa, purtroppo noi essendo un centro di ricerca privato non siamo autorizzati ad intervenire ed il compito della rimozione è legalmente assegnato agli enti pubblici locali (ASL e comuni).
Speriamo che la situazione venga risolta al più presto intanto noi continueremo a segnalare il problema a chi ha il compito , il dovere ed il potere legale di agire
Nel pomeriggio di domenica anche Umberto Mazzantini di Legambiente ha effettuato un sopralluogo sul posto: "Confermo che si tratta di un maschio di tursiope di circa due metri e mezzo di lunghezza - ci riferisce l'ambientalista - il cetaceo è certamente morto per un impatto con le eliche di un natante che lo hanno profondamente ferito alla coda sul dorso e sul muso, niente a che vedere, quindi, con i casi di epidemia che avevano determinato recentemente la morte di altri mammiferi marini. La carcassa è spiaggiata sul versante della spiaggia di competenza portoferraiese e, ha ragione Bacchetta, è già da troppo tempo in attesa di rimozione e smaltimento da parte di chi di competenza.