Partiamo dai dati di fatto: il Grigolo è l‘angolo più bello, o quantomeno più naturalisticamente assortito e comodo di Portoferraio. E‘ situato nel centro storico della nostra città, è facilissimo da raggiungere, ha tanto spazio, usufruibile da anziani, giovani e adulti e in una logica lungimirante potrebbe benissimo essere il punto ideale d‘incontro tra le diverse generazioni. Da tantissimo tempo è sempre stato la sede locale della LNI (Lega Navale Italiana).
Un ente il cui statuto è bellissimo e nobilissimo, prevedendo la diffusione tra i giovani della cultura marinaresca e delle attività a questa correlate. Per il raggiungimento di tali obiettivi collabora ufficialmente con Il corpo delle Capitanerie di Porto ed è posta sotto l‘Alto patrocinio della Presidenza della Repubblica.
A Portoferraio manca un sano luogo d‘incontro tra giovani e anziani, dove le due generazioni possano convivere in un reciproco rapporto culturalmente vantaggioso nel quale il “vecchio” possa essere utile e sereno e non sentirsi parcheggiato.
A Portoferraio, città che dagli insegnamenti, dalla laboriosità e dai giorni bui del suo recente passato ha costruito la sua fiera identità, manca un angolo del ricordo dolce e non fanatico di tutto questo. Il business della movida vorrebbe decidere su tutto.
La LNI di Portoferraio ora come ora non ha più una sede e un circolo; il Grigolo e in uno stato di pressoché completo abbandono e tanti speculatori attendono, magari al grido di chi non consuma non si siede.
Conclusioni: urge un intervento e un piano di valorizzazione del Grigolo che senza ricorrerre all’ideologia socialista pura, ma neppure richiamandosi all’ideologia consumistica nuda e cruda, semplicemente avvalendosi del bellissimo statuto della LNI, ripristini un’oasi di civiltà nella nostra Portoferraio coniugando due interessi solo in apparenza e se gestiti male, contrapposti e facendo in modo che il puro business, almeno per una eccezionale volta, resti un passo indietro o quantomeno si posizioni alla pari rispetto al sano incontro tra generazioni e alla salvaguardia della nostra cultura, marinaresco- sportiva e non solo.
Michel Donati