In relazione al commento di CR al comunicato stampa della Provincia che comunicava l’abbattimento di alberi ad alto fusto, purtroppo, qualsiasi siano i chiarimenti che la Provincia possa dare, saranno “postumi”.
L’imponente pioppo che è stato abbattuto, forse aveva la sola “colpa” di essere nato un po’ storto, o forse sono state vagliate altre possibilità, prima della "condanna a morte"?
Chissà se anche l’altro pioppo subirà lo stesso trattamento, magari avendo usufruito di un giorno in più di vita grazie all’Immacolata Concezione, visto che la Provincia ha annunciato che i lavori proseguiranno fino al 10 dicembre.
Lo si può immaginare, dato il diametro del ceppo rimasto, come testimone silenzioso dei segreti che le donne si confidavano davanti ai lavatoi, al fresco della sua ombra.
Ci auguriamo ci possa essere una motivazione più seria per l’abbattimento, dell’inconveniente rappresentato dai semi contornati da peli cotonosi che ne aiutano la propagazione con il vento e che in primavera ricoprono l’asfalto fino a imbiancarlo, ma non provocano allergie. Sono quindi “pioppe”, perché i pioppi maschi non fanno semi.
Queste le domande che sorgono:
Siamo sicuri che la soluzione più facile, economica, ai problemi che un albero possa creare, sia l’abbattimento?
Siamo sicuri che noi esseri umani abbiamo più diritto di tutti gli altri esseri viventi, regno vegetale compreso, e che quindi le giuste soluzioni siano quelle che fanno più comodo a noi umani?
Siamo sicuri che siano giuste le soluzioni più economiche per noi, senza mettere in conto il danno ambientale provocato dall’abbattimento degli alberi ad alto fusto?
Ciò che ci ha spinto a scrivere è il dolore per l’ennesimo sfregio alla natura, e la sensazione di aver perduto un’altra ricchezza inestimabile e non recuperabile.
Grazie a Gemma che ci ha fornito le foto del suo amico albero perduto per sempre e alla sua sensibilità.
Le donne del Teatro degli Alberi
"Le narrano piano le onde e i pioppi le stanno a ascoltare" (Francesco Guccini)