Probabilmente è il pesce più noto ai pescatori sportivi, ma lo conoscono un po' tutti perché la sua grande voracità lo porta ad abboccare facilmente a qualunque esca, e nel linguaggio comune il suo nome viene spesso usato come sinonimo di "sciocco" "boccalone": stiamo parlando della Perchia (conosciuta anche come Bollagio, Sbirro ed altri numerosi nomi locali - identificata in maniera univoca dal nome scientifico Serranus cabrilla).
Estremamente comune su tutti i fondali rocciosi e misti, dalla superficie fino a grandi profondità, è un pesce che solitamente non supera i 20/25 cm, e già la cattura di un esemplare superiore ai 200 grammi è abbastanza rara. Ma la cattura di cui vogliamo parlare va ben oltre, perfino molto oltre quel mezzo chilo che tutte le principali fonti scientifiche indicano come peso massimo raggiungibile da esemplari di questa specie. Bravo e fortunato, il campese F.T. è infatti riuscito in una vera impresa, presentando alla bilancia un esemplare che ha fatto fermare i led a ben 848 grammi, con ogni probabilità frantumando qualunque record mondiale!
La notizia è stata ovviamente girata ai più importanti Biologi e Ittiologi, e tutti sono stati concordi nel confermare l'eccezionalità assoluta del ritrovamento.
Qualche ultimo dettaglio:
- l'esemplare in questione non aveva nello stomaco prede che potessero alterare il peso.
- erano invece visibili delle uova, ma questo particolare non ci autorizza a pensare a una femmina... questi pesci sono infatti ermafroditi sincroni e quindi, contemporaneamente, sia maschi che femmine!
- Per i più sensibili: anche volendo, non sarebbe stato possibile rilasciare in mare il pesce. Pescato ad alta profondità, durante la risalita subisce l'espansione della vescica natatoria con conseguenti gravi danni agli organi interni.
Considerazioni personali: anche se purtroppo sofferente, il nostro mare è ancora in grado di riservarci tante piacevoli sorprese. La pesca sportiva, se praticata nel rispetto delle leggi umane e della Natura, può rappresentare un ottimo sistema per trascorrere del tempo all'aria aperta e consentire di portare in tavola del cibo buono, sano ed eticamente sostenibile.
Last but not least: se vi capita di catturare, fotografare, avvistare qualche animale marino "strano" o anche solo particolare, segnalatecelo. A volte, importanti informazioni scientifiche si perdono solo per pigrizia!
Yuri Tiberto
Acquario dell'Elba