L'iniziativa sulla comunità energetica, promossa da Legambiente (il 6 maggio a Marciana Marina), è un'occasione per cercare di cambiare la rotta nel campo dell'energia e dell'uso dei combustibili fossili.
Il Circolo Laudato Si' Elba sarà presente in quanto ritiene che sia necessario avviare processi virtuosi e collaborare con chiunque voglia agire per affrontare positivamente le cause della crisi ambientale.
Troviamo l'iniziativa in linea con quanto papa Francesco sette anni fa ha scritto nell'enciclica sociale Laudato Si', al cui progetto di ecologia integrale ci ispiriamo. In particolare, il riferimento alle “cooperative per lo sfruttamento delle energie”, con la certezza che “l'istanza locale può fare la differenza” (1), alla “partecipazione” informata e alla “sincerità e verità nelle discussioni scientifiche e politiche” (2).
Non è da trascurare il fatto che l'ultima Settimana Sociale dei Cattolici (l'ottobre scorso a Taranto) tra le “quattro piste di conversione e di generatività futura per le parrocchie italiane” abbia indicato
come prioritaria proprio “la costruzione di comunità energetiche”. Si tratta di “una grande opportunità dal basso” in favore della transizione ecologica e “allo stesso tempo, rappresentano un’opportunità di rafforzamento dei legami comunitari” (3).
Circolo Laudato Si' Elba
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(1) “E’ lì infatti che possono nascere una maggiore responsabilità, un forte senso comunitario, una speciale capacità di cura e una creatività più generosa, un profondo amore per la propria terra, come pure il pensare a quello che si lascia ai figli e ai nipoti.” (LS 179)
(2) LS 183
(3) “E, allo stesso tempo, rappresentano un’opportunità di rafforzamento dei legami comunitari che si cementano sempre condividendo scelte concrete in direzione del bene comune. Nell’ottica di una transizione giusta e socialmente sostenibile le comunità energetiche diventano anche uno strumento di creazione di reddito che può sostenere fedeli, parrocchie, case famiglia, comunità famiglia e comunità locali come già dimostrato da alcune buone pratiche realizzate o in via di realizzazione nei territori. Vogliamo che tutte le comunità dei fedeli in tutte le parrocchie italiane avviino un progetto e diventino comunità energetiche. Sappiamo che abbiamo bisogno di circa 7 gigawatt di nuova produzione da fonti rinnovabili all’anno se vogliamo raggiungere l’obiettivo di emissioni nette zero nel 2050. Se in ciascuna delle 25610 parrocchie del nostro paese si costituisse almeno una comunità energetica che produce al livello massimo possibile di 200 chilowatt (o facesse nascere più comunità che arrivano complessivamente a quella produzione di energia) avremmo dato il nostro contributo con 5,2 gigawatt di nuova produzione da fonti rinnovabili.” (Conclusioni della Settimana Sociale dei Cattolici, Taranto 24 ottobre 2021)