Al centro dell’iniziativa “Una Comunità energetica per l’Isola d’Elba - Cominciamo da Marciana Marina”, prevista il 6 maggio ore 17,30 nella Sala Consiliare del Comune di Marciana Marina (g.c.), ci sono le imperdibili risorse messe a disposizione dal Piano nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR): 2,2 miliardi di euro per i Comuni con meno di 5 mila abitanti, per realizzare le Comunità Energetiche Rinnovabili (CER).
Come sottolinea la vicesindaco e assessore all’ambiente di Marciana Marina, Donatella Martorella, «Il Comune di Marciana Marina ha colto al volo questa opportunità. Infatti, Marciana Marina ha un territorio molto piccolo dove questo progetto può trovare una effettiva realizzazione. E’ un progetto molto interessante e che soprattutto mira a coinvolgere tutta la comunità creando collaborazione ed unione. Una comunità energetica significa ridurre il proprio impatto ambientale e la dipendenza dalla rete elettrica, contribuendo così a un sistema elettrico più efficiente. Non si abbattono solo i costi dell’energia ma si contribuisce a ridurre la povertà energetica: l’energia in eccesso viene messa a disposizione di chi ne ha più bisogno, favorendo così aggregazioni virtuose e rispettando l’ambiente».
Marciana Marina è stata scelta come più piccolo Comune della Toscana e come uno dei più piccoli d’Italia, ma le prossime elezioni comunali hanno costretto gli organizzatori ad anticipare i tempi delle presentazione (prevista per la Festa dei Piccoli Comuni, il 2 giugno) per non sovrapporsi alla campagna elettorale.
Maria Frangioni, presidente di Legambiente Arcipelago Toscano, spiega: «L'incontro del 6 maggio è l’inizio di un percorso che speriamo si estenda anche agli altri Comuni elbani, rappresenta un’importante spinta per dimostrare che i piccoli Comuni possono giocare un importante ruolo ed avere grandi possibilità future, puntando sul potenziale delle identità locali coinvolte. L’occasione offerta dal PNRR non può essere sprecata e ci pone di fronte ad uno scenario sfidante: rendere paesi noti per l'alto valore paesaggistico, ambientale, culturale e identitario veri e propri protagonisti di questa importante rivoluzione energetica dal basso e distribuita».
Uno dei relatori dell’iniziativa del 6 maggio, Tommaso Polci, Energy transition and renewable energy communities specialist dell’ufficio energia Legambiente, spiega che «Le Comunità energetiche sono la rivoluzione possibile: le CER, introdotte in Italia nel 2020 con l’art. 41 bis del decreto Milleproroghe, rendono finalmente possibile lo scambio comunitario di energia rinnovabile, consentendo a cittadini, amministrazioni, piccole imprese e realtà locali di farsi protagonisti della rivoluzione energetica, distribuendo vantaggi ambientali, economici e sociali sui territori: dall’abbattimento delle emissioni climalteranti alla riduzione dei costi in bolletta, fino al contrasto alla povertà energetica».
All’iniziativa del 6 Maggio sono invitati tutti i cittadini, operatori del settore, sindaci e consiglieri comunali dell’Isola d’Elba, Parco Nazionale, rappresentanti delle forze politiche e delle associazioni di categoria, culturali e ambientaliste (Info: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. – 3398801478). Di particolare importanza l’adesione all’iniziativa del 6 maggio annunciata dal Circolo Laudato Si’ Elba che attua sul territorio il pensiero ecologico e sociale di Papa Francesco.
Le azioni principali in cui si articolerà il progetto BeComE sono tre: 1) la divulgazione capillare della campagna e del tema delle CER; 2) l’edizione 2022 di Voler Bene all’Italia, storica campagna di Legambiente a favore dei piccoli Comuni, quest’anno dedicata proprio alle comunità energetiche. 3) grazie a queste reti, verranno quindi sviluppati corsi di formazione online, affiancati da percorsi di approfondimento e verifica a cura di Azzero CO2. Parallelamente, verranno selezionati 10 Comuni-pilota dove sarà svolta un’azione mirata di accompagnamento alla formazione di Comunità Energetiche Rinnovabili. I dieci hub saranno anche al centro dell’evento di chiusura del progetto BeComE, previsto per fine anno a Roma, in cui verranno presentati i risultati del percorso.
Le CER interessano molto anche la Regione Toscana e recentemente il presidente Eugenio Giani ha definito le CER «Un tema attualissimo perché si inserisce nel dibattito sull’autosufficienza energetica e sulla transizione ecologica. Temi trasversali che riguardano la crescita e lo sviluppo complessivo della comunità e dell’economia».
L’assessore regionale all’ambiente Monia Monni, ha aggiunto: «Il tema vero è quello della auto-sufficienza energetica, che non può che passare dalla transizione energetica, intesa come costruzione di un nuovo modello di organizzazione sociale basato su produzione e consumo di energia proveniente da fonti rinnovabili. Ma per poter attivare una transizione energetica effettiva, occorre attivare cambiamenti culturali. Chiediamo un maggior coinvolgimento delle comunità, ed un investimento che riguardi non solo la realizzazione degli impianti di produzione ma anche l'animazione delle comunità, tema che in questo momento reputo più urgente perché occorre far capire ai cittadini il significato e il valore di costituirsi in comunità senza rovesciar loro addosso il peso di una burocrazia anche molto complessa».
Il direttore dell’Associazione nazionale comuni italiani (Anci) Toscana, Simone Gheri, ha evidenziato che «E’ indispensabile aprire la fase dell'operatività. Dai sindaci è emersa chiara la richiesta di un supporto concreto per andare avanti con i progetti e questo dobbiamo fare, in piena sinergia, per fare in modo che le comunità energetiche diventino una realtà diffusa nella nostra regione. I Comuni vogliono giocare da protagonisti questa sfida. Siano dati loro tutti gli strumenti e soprattutto le risorse per poterlo fare. Lavorando su un gruppo di progetti pilota potremo arrivare a soluzioni positive. Da parte nostra ci sono massima disponibilità e impegno».