Ho letto l'articolo USALA BENE: RIEMPI LE PISCINE NEL MODO GIUSTO Scritto da Autorità Idrica Toscana Mercoledì, 04 Maggio 2022, nel quale si sollecita gli utilizzatori dell'acquedotto al corretto uso dell'acqua.
Si tratta ovviamente di una prescrizione opportuna e giusta.
Io vorrei però sollecitare altre precauzioni che secondo me rivestono una importanza ben superiore a questa e si tratta di un uso corretto delle strutture acquedottistiche esistenti. In dettaglio, essendo ben noto che l'acquedotto esistente è dotato di una cinquantina serbatoi di accumulo acqua potabile per una capacità totale di circa 300 000 mc utili a, risulterebbe di estrema importanza fugare il dubbio che il sottoscritto, sulla base della propria esperienza di gestione acquedottistica e di conoscenza dell'acquedotto elbano, va esprimendo da molti anni e cioè che tali serbatoi non svolgano affatto la funzione per i quali sono stati costruiti che sarebbe assolutamente quella di accumulare la notte l'eccedenza di acqua rispetto al consumo per averla disponibile all'indomani, onde coprire le punte di consumo.
La mancata compensazione delle portate provoca danni nemmeno confrontabili con l'eventuale eccesso di utilizzazione dell'utenza in un acquedotto, come quello elbano, caratterizzato da escursioni rilevantissime sia nella produzione dell'acqua potabile e sia nel suo consumo quando, come accade all'Elba, i serbatoi difettano nell'accumulo notturno e conseguente immissione in rete di importanti volumi durante le ore diurne.
Io in questa sede potrei spiegare benissimo la motivazione tecnica del mancato funzionamento ma non lo faccio preferendo seguire una via molto più semplice e sicura, che si realizza invitando l‘AIT a richiedere all'Ente Gestore la documentazione delle modalità reali di riempimento notturno e di svuotamento giornaliero di tutti i serbatoi.
E' un problema che io ho posto sulla stampa elbana molte volte senza avere nessuna spiegazione. Ora se richiesto dall'AIT, autrice dell'articolo citato, si potrebbe avere le necessarie assicurazioni e, in caso di necessità, provocare gli interventi da svolgere per risolvere un problema così importante.
Marcello Meneghin