Chi scrive si sta occupando da venti anni dell'acquedotto dell'Isola d'Elba e, sfruttando la propria grande esperienza di gestione degli acquedotti, più volte ha tentato di segnalare, completamente inascoltato, dei messaggi sui blog e sulla stampa locale che riteneva essere di aiuto.
Mi limito qui a ricordarne soltanto uno tra i molti da me pubblicati. Anni addietro, quando ho saputo che si era prevista la costruzione del primo dei 21 laghetti con i quali si pensava di risolvere il problema del rifornimento idrico elbano ma , effetto inappuntabile, avevo potuto constatare che la costruzione dello sbarramento artificiale del laghetto Condotto era priva del necessario diaframma di impermeabilizzazione delle sue spalle e del fondo, ho pubblicato più messaggi allegando, come esempio, il disegno dell'ultima diga dove avevo lavorato anch'io e segnalando che senza quel diaframma il laghetto non poteva avere tenuta idraulica. Come detto il miei messaggi non sono affatto stati tenuti in nessuna considerazione ed il laghetto, costruito, per quello che so io, senza diaframma, si trova tuttora vuoto.
Nello stesso modo ho recentemente pubblicato, e lo ripeto qui, che regolare i 50 e più serbatoi esistenti e facenti parte dell'acquedotto elbano seguendo il principio definito "al massimo livello" come si usa fare all'Elba, significa impedire ai serbatoi di svolgere la loro funzione specifica che sarebbe quella di riempirsi di notte per alimentare la rete durante le ore diurne. Per ottenere questo importante ed indispensabile risultato senza spendere praticamente che pochissimi euro basta modificare solo le impostazioni del sistema automatico di controllo e comando dell'Elba regolando i 50 serbatoi non già con il sistema della ricerca del loro massimo livello ma invece con quello della preimpostazione dei livelli giornalieri. Allegato al presente messaggio io pubblico il grafico che rappresenta una tipologia di regolazione dalla quale si capisce come i 50 serbatoi, se regolati in base a quel diagramma, sarebbero tutti pieni al mattino per cominciare ad immettere acqua in rete soprattutto dalle 7 alle 12 e dalle 18 alle 22 per poi riempirsi sempre di notte dalle ore 1 alle ore 7 del mattino.
Quello allegato è solo un diagramma di esempio fatto per dimostrare come, con una semplice modifica di regolazione e quindi senza spendere un gran chè, all'Elba si otterrebbe un risultato che personalmente il sottoscritto giudica più valido di quello ottenibile spendendo ben 15 milioni di euro per costruire un dissalatore senza serbatoio e quindi in grado solo di dare 80 l/sec fissi per tutte le 24 ore della giornata.
A me sembra che una osservazione come quella fatta in queste righe dovrebbe almeno essere esaminata e criticata con elementi validi e soprattutto provando a regolare almeno qualche serbatoio a livelli imposti e verificare con dati di fatto i risultati.
Invece non sarà così. Come al solito la mia voce rimane inascoltata e si continuerà ad evitare un impiego fondamentale di serbatoi che all'Elba costituiscono un elemento essenziale.
Io mi permetto qui di paragonare due soluzioni tra di loro
- Prima soluzione: regolazione serbatoi spesa zero con ottimi risultati.
- Seconda soluzione: spesa 15 milioni di euro senza costruire alcun serbatoio con risultati molto molto esigui.
Marcello Meneghin