Questa mattina (13 agosto) ho avuto la fortuna di rivedere da vicino parte di un gregge di capre che vive ormai da molti anni allo stato brado nei dintorni della miniera del Ginevro.
Sono le ultime guardiane della laveria, ove possono trovare riparo d'inverno e sopratutto in estati calde come questa.
Grazie ad una sorgente d'acqua dolce che sgorga a meno 24 metri sotto le gallerie della miniera, l'acqua risale in superficie attraverso un sistema automatizzato di pompaggio, le capre passando rigorosamente in colonna nella valle sottostante la miniera, possono abbeverarsi sfruttando l'opera dell'uomo.
Questo fa si, nonostante il periodo di estrema siccità, permetta la sopravvivenza di alcune specie di animali selvatici che sono una vera attrattiva per i molti turisti di passaggio in questo paradiso elbano.
Un esempio concreto di convivenza fra l'essere umano e le speci animali in loco.
Cristiano Puccini